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Apple rinnova i termini dell'App Store UE per evitare ulteriori multe

Apple rinnova i termini dell'App Store UE per evitare ulteriori multe

Apple ha deciso di rinnovare le sue politiche sugli app store dell'Unione Europea nel tentativo di contrastare l'aumento delle sanzioni previste dalle normative sulla concorrenza digitale del blocco delle 27 nazioni.

LONDRA -- Apple ha rinnovato le sue politiche relative agli app store nell'Unione Europea nella speranza di evitare l'inasprimento delle sanzioni previste dalle normative sulla concorrenza digitale del blocco dei 27 paesi.

Si tratta di un tentativo dell'ultimo minuto da parte del produttore di iPhone di evitare ulteriori addebiti dopo la sanzione da 500 milioni di euro (585 milioni di dollari) inflitta ad aprile. La Commissione esecutiva dell'Unione ha punito Apple per aver impedito ai produttori di app di indirizzare gli utenti verso opzioni più economiche al di fuori del suo App Store, concedendole un termine di 60 giorni, scaduto giovedì, per evitare ulteriori multe periodiche.

Grazie alle modifiche apportate da Apple, sarà più facile per i creatori di app indirizzare gli utenti verso offerte migliori per prodotti digitali e opzioni di pagamento al di fuori dell'App Store di Apple, inclusi altri siti web, app o app store alternativi.

L'azienda californiana sta inoltre implementando un sistema di commissioni a due livelli per venire incontro alle esigenze degli sviluppatori di app che desiderano utilizzare metodi di pagamento alternativi.

"La Commissione Europea sta chiedendo ad Apple di apportare una serie di modifiche aggiuntive all'App Store", ha dichiarato Apple in una nota. "Non siamo d'accordo con questa decisione e intendiamo presentare ricorso".

La Commissione ha preso atto dell'annuncio di Apple e "valuterà ora la conformità di queste nuove condizioni commerciali al DMA", riferendosi al Digital Markets Act dell'UE. Il regolamento è stato concepito per limitare il potere delle grandi aziende tecnologiche, sotto la minaccia di pesanti sanzioni fino al 10% del fatturato annuo globale dell'azienda.

Tra le disposizioni del DMA figurano gli obblighi per gli sviluppatori di informare i clienti sulle opzioni di acquisto più economiche e di indirizzarli verso tali offerte.

Le restrizioni di Apple che impediscono agli sviluppatori di indirizzare gli utenti verso canali di pagamento esterni erano state duramente osteggiate da alcune aziende. È il motivo, ad esempio, per cui Spotify ha rimosso l'opzione di pagamento in-app per evitare di dover pagare una commissione fino al 30% sugli abbonamenti digitali acquistati tramite iOS.

ABC News

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