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Una misteriosa iscrizione su una lapide rivela il luogo di riposo finale del conte Dracula

Una misteriosa iscrizione su una lapide rivela il luogo di riposo finale del conte Dracula

Di OSHEEN YADAV PER DAILYMAIL.COM

Pubblicato: | Aggiornato:

Una misteriosa iscrizione scoperta in una tomba vecchia di secoli a Napoli potrebbe finalmente svelare il luogo di sepoltura perduto da tempo del conte Dracula.

I ricercatori affermano che il luogo di sepoltura, nascosto nella cappella Turbolo del complesso della chiesa di Santa Maria la Nova, potrebbe appartenere a Vlad III, l'uomo realmente esistito che ispirò il famigerato romanzo sui vampiri del 1897 di Bram Stoker.

Noto come Vlad l'Impalatore, il sovrano rumeno del XV secolo si guadagnò il suo sinistro soprannome attraverso tattiche brutali, tra cui l'impalamento dei suoi nemici su enormi pali.

Sebbene si dice che sia stato decapitato nel 1476, la sua tomba non è mai stata identificata in modo definitivo.

Dopo più di un decennio di studi, i ricercatori hanno decifrato una misteriosa iscrizione in latino sulla tomba, scoprendo due parole chiave: "Blad", interpretata come "Vlad", e "Balcani", la regione da lui un tempo governata.

Sulla tomba di marmo è presente anche un elmo da cavaliere sormontato da una testa di drago, simbolo legato all'Ordine del Drago, una società segreta medievale che un tempo annoverava Vlad tra i suoi membri.

Ai lati della tomba si trovano due statue simili a sfingi, che gli esperti ritengono possano avere un duplice scopo.

In italiano, le sfingi potrebbero riferirsi a "Tebe", l'antica città egizia. Ma gli studiosi sospettano che sia anche un criptico riferimento a "Tepes", l'epiteto rumeno di Vlad, che significa "l'Impalatore".

La tomba di Dracula, nel chiostro della chiesa di Santa Maria la Nova, è oggi un museo di storia

Conosciuto come Vlad l'Impalatore, il sovrano rumeno del XV secolo si guadagnò il suo cupo soprannome attraverso tattiche brutali, tra cui l'impalamento dei suoi nemici su pali enormi

Il team ha iniziato la sua ricerca nel 2014 dopo aver scoperto una teoria secondo cui la figlia di Vlad, Maria Balsa, avrebbe portato clandestinamente i suoi resti fuori dalla Romania dopo la sua morte.

I documenti storici suggeriscono che in seguito venne adottata dalla potente famiglia Ferrillo di Napoli, da cui nacque l'idea che Vlad fosse stato sepolto in quella che oggi è l'Italia.

Si ritiene inoltre che Maria abbia disposto la sepoltura nella tomba del suocero, Matteo Ferrillo, all'interno della stessa cappella in cui potrebbe essere stato sepolto il padre.

La tomba si trova nel piccolo chiostro del complesso della chiesa, un ex monastero dei frati francescani e oggi uno dei siti religiosi più visitati della città.

Ciò che ha suscitato l'interesse dei ricercatori nei confronti della tomba sono stati gli insoliti simboli scolpiti, solitamente non visibili nelle sepolture cristiane.

Il professor Giuseppe Reale, direttore del complesso di Santa Maria la Nova, ha affermato: "A quanto pare la misteriosa iscrizione è un epitaffio in lode di Vlad III di Valacchia, più noto come il conte Dracula".

Si ritiene che nel 1462 Vlad III, principe di Valacchia, abbia impalato i corpi di 20.000 persone fuori dalla città rumena di Târgoviște per respingere le forze ottomane.

Per questo motivo ricevette postumo il soprannome di Vlad l'Impalatore.

I camminamenti coperti attorno al piccolo chiostro della chiesa di Santa Maria La Nova sono decorati con una serie di affreschi.

La scoperta è avvenuta all'interno della Cappella Turbolo, parte del complesso di Santa Maria la Nova, nel centro storico di Napoli. La chiesa fu originariamente costruita nel 1279 e ricostruita più volte a causa di incendi e terremoti.

Vlad l'Impalatore fu arrestato per gli omicidi e tenuto in prigione per 12 anni, anche se il luogo esatto e la durata di questa prigionia sono controversi.

L'opinione generale è che sia stato imprigionato in Romania tra il 1462 e il 1474, anche se altri resoconti sostengono che sia stato trattenuto in Turchia.

Vlad fu ucciso durante una battaglia contro gli Ottomani nel 1476.

In precedenza si credeva che Vlad fosse stato sepolto nel monastero di Snagov, vicino a Bucarest, ma uno studio pubblicato nel 1933 sollevò il primo serio dubbio.

Gli studiosi hanno effettuato degli scavi nella zona e hanno trovato solo ossa di animali e nessun resto umano, il che ha fatto sorgere il sospetto che la tomba, a lungo ritenuta sepolta da Dracula, fosse vuota.

Questa scoperta ha alimentato decenni di speculazioni e ora conferisce notevole peso alle recenti scoperte a Napoli, dove un'iscrizione nascosta all'interno di una tomba vecchia di secoli potrebbe indicare il vero luogo di sepoltura di Vlad, il che suggerisce che gli storici potrebbero aver identificato erroneamente la sua tomba per quasi un secolo.

Per ora, la tomba rimane isolata al pubblico mentre gli esperti scavano più a fondo in quella che potrebbe essere la più drammatica riscrittura della leggenda dei vampiri da quando Stoker ha dato al mondo il conte Dracula.

Daily Mail

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