Respinta la causa di Justin Baldoni contro Blake Lively e Ryan Reynolds

La causa da 400 milioni di dollari intentata da Justin Baldoni contro la sua co-protagonista di "It Ends With Us", Blake Lively, e suo marito, Ryan Reynolds, è stata respinta da un giudice federale lunedì, secondo i documenti del tribunale.
Baldoni ha accusato la coppia, insieme all'agente di Lively, Leslie Sloane, di estorsione civile e diffamazione dopo che Lively aveva accusato Baldoni di molestie sessuali e ritorsioni in una denuncia presentata a dicembre. Baldoni ha negato le accuse.
Baldoni ha anche intentato una causa per diffamazione contro il New York Times, che è stato il primo a riportare la denuncia di molestie sessuali di Lively. Anche questa causa è stata archiviata lunedì.
Baldoni e la sua società di produzione, Wayfarer Studios, che era parte attrice nella sua causa, potranno modificare alcune delle loro rivendicazioni entro il 23 giugno, ha stabilito il giudice.
Gli avvocati di Lively hanno definito la decisione del giudice "una vittoria totale e una completa rivendicazione".
"Come abbiamo detto fin dal primo giorno, questa causa da '400 milioni di dollari' era una farsa e la Corte se n'è accorta subito", hanno affermato in una nota gli avvocati Esra Hudson e Mike Gottlieb.
I rappresentanti di Baldoni non hanno risposto immediatamente alla richiesta di commento.
La battaglia legale tra Lively e Baldoni è iniziata mesi dopo l'uscita, nell'agosto 2024, di "It Ends With Us", un adattamento del romanzo del 2016 di Colleen Hoover su una relazione che diventa violenta.
Ma le voci sulla loro faida circolavano durante la promozione del film, poiché Baldoni faceva gran parte delle sue attività di stampa separatamente da Lively e dagli altri membri del cast.
Nella denuncia di Lively si sosteneva che, in seguito a un incontro per discutere di "ripetute molestie sessuali e altri comportamenti inquietanti" da parte di Baldoni, che ha anche diretto il film, e Jamey Heath, CEO di Wayfarer e produttore del film, i due avevano avviato "un piano a più livelli" per rovinare la reputazione dell'attrice.
La sua denuncia includeva screenshot di presunti messaggi scambiati tra la responsabile stampa di Baldoni, Jennifer Abel, e la specialista di pubbliche relazioni per le crisi Melissa Nathan, in cui Abel afferma che Baldoni "vuole sentirsi come se potesse essere sepolta". Le presunte risposte di Nathan includevano "Non possiamo scrivere che la distruggeremo" e "Sai che possiamo seppellire chiunque".
Nella controquerela, ora archiviata, Baldoni sosteneva che Lively "ha rubato il film Wayfarer, dirottato la première di Wayfarer, distrutto la reputazione personale e professionale e i mezzi di sostentamento dei querelanti e mirato a farli uscire completamente dal mercato".
Nicole Brown Chau è vicedirettrice di CBSNews.com. Scrive e cura notizie nazionali, articoli sulla salute, articoli di approfondimento e altro ancora.
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