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Il premier spagnolo: Israele dovrebbe essere escluso dall'Eurovision

Il premier spagnolo: Israele dovrebbe essere escluso dall'Eurovision

Il concorso canoro Eurovision dovrebbe escludere Israele, ha affermato lunedì il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez, esprimendo solidarietà al "popolo palestinese che sta subendo l'ingiustizia della guerra e dei bombardamenti".

L'intervento di Sánchez, uno dei più espliciti critici della devastante guerra condotta da Israele a Gaza, arriva dopo le proteste contro la partecipazione israeliana che hanno caratterizzato la stravaganza dello scorso fine settimana in Svizzera.

Alla Russia non è stato permesso di partecipare all'Eurovision Song Contest dopo l'invasione dell'Ucraina nel 2022.

"Pertanto nemmeno Israele dovrebbe farlo, perché non possiamo permettere doppi standard nella cultura", ha affermato Sánchez durante un evento a Madrid.

"L'impegno della Spagna nei confronti del diritto internazionale e dei diritti umani deve essere costante e coerente. Anche quello dell'Europa dovrebbe esserlo", ha aggiunto il leader socialista.

In vista della finale dell'Eurovision di sabato, l'emittente pubblica spagnola RTVE ha trasmesso un messaggio a sostegno dei palestinesi, nonostante gli organizzatori dell'Eurovision, l'Unione europea di radiodiffusione (EBU), avessero raccomandato di evitare riferimenti a Gaza.

Ad aprile, RTVE ha scritto all'EBU chiedendo un "dibattito" sulla partecipazione israeliana, in mezzo alle "preoccupazioni" della società civile sulla situazione a Gaza, dove il rischio di carestia è in aumento.

Sánchez, che l'anno scorso ha riconosciuto lo Stato palestinese, lunedì ha espresso anche "un abbraccio di sostegno al popolo ucraino e al popolo palestinese che stanno subendo l'ingiustizia della guerra e dei bombardamenti".

Sabato, durante un vertice della Lega Araba tenutosi a Baghdad, il leader socialista ha chiesto una maggiore pressione internazionale su Israele affinché fermi il "massacro di Gaza".

Dal 2 marzo, il territorio palestinese occupato è sottoposto a un blocco totale degli aiuti da parte di Israele.

La Spagna presenterà una proposta all'Assemblea generale delle Nazioni Unite per chiedere alla Corte internazionale di giustizia di pronunciarsi sul rispetto da parte di Israele degli obblighi internazionali in materia di accesso agli aiuti umanitari a Gaza, ha aggiunto Sánchez.

Secondo un conteggio dell'AFP basato sui dati ufficiali israeliani, l'attacco di Hamas contro Israele dell'ottobre 2023 ha provocato la morte di 1.218 persone, per lo più civili.

Durante l'attacco Hamas ha preso anche 251 ostaggi, 57 dei quali si trovano ancora a Gaza, di cui 34, secondo l'esercito, sono morti.

Secondo il Ministero della Salute della Striscia di Gaza controllata da Hamas, l'offensiva di rappresaglia di Israele ha ucciso 53.339 persone a Gaza, principalmente civili.

L'ONU ritiene affidabili le cifre del ministero.

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