Balenciaga ne valeva la pena: il vicepresidente americano vuole espellere un uomo che ha criticato il suo stile di vestire

Territorio alla moda. - Il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance minaccia di espellere un uomo che ha criticato il suo stile di vestire, e sembra che la vendetta sia il punto forte di qualcuno.
Nel caos che sta colpendo alcune città americane, in particolare Los Angeles, dove sono in corso retate per deportare i migranti, ha attirato l'attenzione il tentativo del vicepresidente di rintracciare l'individuo che ha criticato il suo stile di vestire.
Le maniche di Advance sono troppo strette, per cui si impigliano nella camicia e si sollevano. Un problema comune ogni volta che un capo è troppo stretto: potrebbe sembrare bello quando sei fermo alla prova, ma si arriccia e si impiglia non appena ti muovi. pic.twitter.com/WJ9uQmFiLI
— derek guy (@dieworkwear) 19 gennaio 2025
Si tratta di "Derek Guy", uno degli esperti di abbigliamento maschile più virali su Internet, che ha ripetutamente criticato lo stile di Vance e che, a quanto pare, non è andato giù al politico americano.
Sembra che il vicepresidente sia sensibile alle critiche rivolte al suo abbigliamento."Con quei vestiti, sono sicuro che posso correre più veloce di te", disse in un'occasione in cui Vance si presentò indossando pantaloni attillati.
Penso di poterti superare in velocità con questi vestiti https://t.co/zun1mvpHlN pic.twitter.com/D9o4FfzRWN
— derek guy (@dieworkwear) 9 giugno 2025
Le critiche di "Derek Guy", che usa l'immagine di Elliot Richardson (ex Segretario alla Difesa di Nixon) come avatar, sono apparse su giornali come il New York Times e il Financial Times . In effetti, il movimento di Trump è stato uno dei suoi bersagli preferiti nelle sue recensioni.
Uno dei misteri del critico è il suo anonimato; tutto ciò che si sapeva era che viveva in California, che amava la moda e che era contrario al movimento MAGA.
"C'è questa idea che ci siano milioni di criminali che attraversano il confine per minacciare gli Stati Uniti, ma la maggior parte degli immigrati clandestini non è così", ha scritto il critico, poco prima di confessare di essere figlio di esuli vietnamiti, motivo per cui temeva per la sua continua presenza nel Paese.
Ho pensato se condividere la mia storia qui, ma credo che lo farò.
Credo che si stia diffondendo l'idea che milioni di criminali violenti stiano attraversando il confine, armati di machete e droga, con l'obiettivo di fare del male agli americani. Certo, anche se alcune persone rientrano in questa categoria,...
— derek guy (@dieworkwear) 8 giugno 2025
A quanto pare è stata la tempistica degli eventi a spingere l'individuo a uscire dall'anonimato per prendere parte attiva alle manifestazioni.
"Essere un immigrato clandestino ha plasmato tutta la mia esistenza. Non ha senso deportare milioni di persone che, come me, hanno contribuito alla società. Rimandarci a casa è come mandarci in un paese straniero", ha aggiunto nel suo post.
E nel caso ve lo foste perso: hanno rubato il Cybertruck di un giocatore dell'America che aveva parcheggiato sul marciapiede.eldeforma