Seleziona la lingua

Italian

Down Icon

Seleziona Paese

Spain

Down Icon

Sheinbaum prende posizione: il Messico respinge la minaccia tariffaria di Trump

Sheinbaum prende posizione: il Messico respinge la minaccia tariffaria di Trump

La presidente messicana Claudia Sheinbaum ha respinto categoricamente l'avvertimento dell'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump circa l'imposizione di tariffe aggiuntive sui paesi allineati al blocco BRICS, stabilendo una chiara posizione di sovranità nella politica estera messicana.

Città del Messico. - In una dichiarazione che definisce il tono delle future relazioni diplomatiche, la presidente Claudia Sheinbaum Pardo ha delineato la posizione del Messico in merito alle minacce tariffarie di Donald Trump, candidato alla rielezione alla presidenza degli Stati Uniti. Durante la sua conferenza stampa mattutina, Sheinbaum ha risposto all'avvertimento di Trump di imporre un ulteriore dazio del 10% alle nazioni che "si allineano alle politiche antiamericane dei BRICS".

La risposta del presidente è stata diretta e schietta: "Non siamo d'accordo". Questa affermazione giunge in un contesto significativo, dato che il ministro degli Esteri messicano Juan Ramón de la Fuente sta attualmente partecipando al vertice dei BRICS in Brasile, un chiaro segnale dell'interesse del Messico a diversificare le sue relazioni internazionali.

Il linguaggio della presidente Sheinbaum sembra attentamente calibrato per uno scenario che prevede il possibile ritorno di Trump alla Casa Bianca. Invece di uno scontro personale, ha optato per una risposta istituzionale basata sui principi della politica estera messicana.

"Il rapporto tra i Paesi deve essere improntato alla cooperazione per lo sviluppo. Questa è la nostra posizione, sancita dalla nostra Costituzione", ha affermato Sheinbaum, elevando il dibattito da disputa politica a questione di principi nazionali. Questa strategia le consente di proiettare un'immagine di fermezza e sovranità al pubblico interno, mantenendo al contempo un tono non aggressivo sulla scena internazionale. È una mossa calcolata per definire fin dall'inizio i termini del rapporto bilaterale.

"Non siamo d'accordo. Il rapporto tra i Paesi dovrebbe essere basato sulla cooperazione per lo sviluppo. Questa è la nostra posizione ed è sancita dalla nostra Costituzione", ha dichiarato Claudia Sheinbaum.

La minaccia di Trump, sebbene per ora ipotetica, ha avuto un effetto immediato: ha costretto il Messico ad accelerare la definizione del proprio ruolo in un ordine mondiale sempre più multipolare. La partecipazione del Messico a forum come i BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica e nuovi membri) rientra in una strategia di diversificazione che mira a ridurre la sua storica dipendenza dall'economia statunitense.

L'ultimatum di Trump – "O sei con noi o contro di noi" – costringe il Messico a prendere posizione pubblicamente. La risposta di Sheinbaum, quindi, è più di una semplice replica: è un'affermazione del diritto del Messico a mantenere una politica estera indipendente e a cercare alleanze strategiche laddove ciò sia più utile ai suoi interessi.

Questo episodio si preannuncia come un momento chiave che va oltre un potenziale scontro tra Sheinbaum e Trump. Riflette la sfida geopolitica che molte nazioni si trovano ad affrontare: come gestire le crescenti tensioni tra gli Stati Uniti e i blocchi di potenza emergenti senza sacrificare la propria sovranità o i propri interessi economici. La presidente ha concluso affermando che la sua amministrazione rimane vigile e impegnata sulla questione commerciale, in particolare per quanto riguarda i dazi su acciaio e alluminio con gli Stati Uniti.

La Verdad Yucatán

La Verdad Yucatán

Notizie simili

Tutte le notizie
Animated ArrowAnimated ArrowAnimated Arrow