La Spagna lancerà 12 tonnellate di cibo nella Striscia di Gaza minacciata dalla carestia

La Spagna ha dichiarato lunedì che questa settimana lancerà 12 tonnellate di cibo a Gaza, mentre la minaccia della carestia perseguita il territorio palestinese dopo 21 mesi di guerra.
L'operazione è un raro esempio in cui una nazione europea si unisce ai paesi del Medio Oriente nell'invio di aiuti via aerea.
Il primo ministro Pedro Sánchez, uno dei più feroci critici dell'offensiva militare israeliana a Gaza, ha dichiarato in una conferenza stampa che la consegna avverrà venerdì dalla Giordania, utilizzando aerei dell'aeronautica militare spagnola.
"La carestia a Gaza è una vergogna per tutta l'umanità e fermarla è quindi un imperativo morale", ha affermato.
Il ministero della Difesa ha affermato che le 12 tonnellate saranno consegnate in un'operazione simile a quella effettuata nel marzo 2024, quando la Spagna consegnò 26 tonnellate di cibo a Gaza.
La guerra di Israele a Gaza, che dura ormai da 21 mesi, è iniziata in risposta a un attacco senza precedenti da parte del gruppo militante palestinese Hamas, il 7 ottobre 2023.
Gli oltre due milioni di abitanti del territorio devastato stanno attraversando una crisi umanitaria.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato l'allarme: la malnutrizione nei territori palestinesi occupati ha raggiunto "livelli allarmanti" da quando Israele ha imposto il blocco totale di Gaza il 2 marzo.
Verso la fine di maggio Israele ha iniziato a consentire la ripresa di un piccolo flusso di aiuti, ma i livelli che raggiungono la Striscia sono stati ben al di sotto di quanto i gruppi umanitari ritengono necessario.
In generale, i responsabili umanitari sono molto scettici sul fatto che i lanci aerei possano consegnare in modo sicuro cibo a sufficienza per affrontare la crisi della fame.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu nega che il suo governo sia responsabile della grave situazione e accusa le Nazioni Unite di aver inventato "pretesti e bugie su Israele".
Lunedì, il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha dichiarato: "Il conflitto continua a diffondere la fame da Gaza al Sudan e oltre... Non dobbiamo mai accettare la fame come arma di guerra".
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