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Crescita: il PIL è cresciuto dello 0,3% nel secondo trimestre, meglio del previsto

Crescita: il PIL è cresciuto dello 0,3% nel secondo trimestre, meglio del previsto

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Secondo l'INSEE, la crescita economica della Francia ha raggiunto lo 0,3% nel secondo trimestre, trainata dalle scorte e da una leggera ripresa dei consumi delle famiglie. JOEL SAGET / AFP
In Francia, la crescita ha raggiunto lo 0,3% nel secondo trimestre, leggermente superiore alle aspettative. Questo incremento è stato trainato in particolare dall'aumento e da una leggera ripresa dei consumi delle famiglie, ha riferito l'INSEE mercoledì 30 luglio.

La crescita economica della Francia ha raggiunto lo 0,3% nel secondo trimestre, trainata dalle scorte e da una leggera ripresa dei consumi delle famiglie, ha indicato l'INSEE mercoledì 30 luglio, pubblicando la sua prima stima per il periodo.

Questo moderato incremento del prodotto interno lordo (PIL) tra aprile e giugno, in un contesto nazionale e internazionale molto incerto, è superiore alle previsioni dell'Istituto nazionale di statistica, che prevedeva una crescita dello 0,2% dopo il +0,1% del primo trimestre.

Come all'inizio dell'anno, le scorte hanno trainato la crescita, con un contributo positivo di 0,5 punti, dopo un aumento di 0,7 punti nel primo trimestre. Le scorte rappresentano beni prodotti ma non ancora venduti alla fine di un determinato periodo, in questo caso, attrezzature aeronautiche e automobilistiche. Un aumento delle scorte può significare che la produzione è stata aumentata in previsione di un boom della domanda. Oppure, in modo meno favorevole, che i prodotti fabbricati non hanno trovato acquirenti.

Escludendo le scorte, tuttavia, la domanda interna finale ha ristagnato. I consumi delle famiglie, un pilastro tradizionale della crescita, hanno registrato una leggera ripresa, dello 0,1%, dopo un calo dello 0,3% nel primo trimestre, trainati dall'aumento dei consumi di prodotti alimentari.

"Questa ripresa può essere spiegata in particolare dalla coincidenza delle vacanze pasquali a fine aprile e dalle condizioni meteorologiche favorevoli di aprile e maggio", ha spiegato l'INSEE.

Anche le famiglie hanno consumato più servizi, mentre le temperature miti hanno pesato sui consumi energetici, che sono diminuiti del 2,4% (dopo il +0,8%).

Ad aprile e giugno gli investimenti sono scesi in territorio negativo (-0,3% dopo -0,1%), penalizzati in particolare dall'edilizia.

In un contesto segnato dalla guerra commerciale avviata dagli Stati Uniti ad aprile, il contributo del commercio estero alla crescita è rimasto negativo, attestandosi a -0,2 punti dopo -0,5 punti, con il leggero rimbalzo delle esportazioni compensato da un'accelerazione delle importazioni.

La Croıx

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