Crisi del prêt-à-porter: il marchio Naf Naf viene parzialmente acquisito da Beaumanoir
L'iconico marchio di prêt-à-porter femminile degli anni '90 Naf Naf, che era in amministrazione controllata, è stato parzialmente acquisito giovedì 7 agosto dal Groupe Beaumanoir (Caroll, Bonobo, Cache Cache, Morgan, Sarenza), secondo una decisione del tribunale.
Secondo lo stesso documento, il gruppo ha proposto di rilevare il marchio Naf Naf e circa 300 dei 600 dipendenti che attualmente impiega, nonché 12 dei 102 negozi esistenti, ma di gestirli con i propri marchi.
Naf Naf è stata posta in amministrazione controllata lo scorso maggio a causa di "difficoltà di liquidità" , ha osservato il tribunale commerciale di Bobigny (Seine-Saint-Denis) nella sua decisione.
Dei cinque candidati, due seri si erano proposti per rilevare parzialmente Naf Naf: il gruppo Amoniss, proprietario di Pimkie, e il Groupe Beaumanoir. Amoniss proponeva di assumere 185 dipendenti e di riassegnarne 26, si legge nella decisione.
Ma giovedì il tribunale ha respinto la sua offerta, poiché Amoniss è "in un piano di salvaguardia dall'ottobre 2024" e presenta quindi una "fragilità finanziaria", mentre il Groupe Beaumanoir gode di "una solida situazione finanziaria" , ha stimato il tribunale, specificando: "un patrimonio netto positivo di 365 milioni di euro" e "una liquidità di 187 milioni di euro" . Nel dettaglio, il Groupe Beaumanoir assume 55 dipendenti e offre la ricollocazione a 253 di loro.
Il marchio "Au Grand Méchant Look" versa da anni in difficoltà ed è stato sottoposto a tre successive procedure concorsuali.
Nel giugno 2024, a seguito di un precedente fallimento, l'acquirente turco Migiboy Tekstil si è impegnato a salvare il 90% dei posti di lavoro e a mantenere circa 100 dei propri negozi. All'epoca, l'azienda aveva offerto oltre 1,5 milioni di euro per acquisire il marchio francese.
Così facendo, l'azienda turca ha salvato 521 posti di lavoro su 586 e un centinaio di negozi in Francia, e ha rilevato filiali in Spagna, Italia e Belgio.
La Croıx
