Il piano di Trump per vincere la corsa all'intelligenza artificiale

In risposta ai progressi della Cina nell'intelligenza artificiale, Donald Trump ha presentato mercoledì 23 luglio un piano d'azione per allentare le normative esistenti e incrementare gli investimenti nel settore. Trump vuole anche impedire agli stati di approvare leggi che potrebbero soffocare l'innovazione, spiega il Christian Science Monitor.
Liquidando i rischi posti dall’intelligenza artificiale (IA), Donald Trump ha annunciato [mercoledì 23 luglio] una serie di misure volte a incoraggiare gli investimenti del settore privato in questa tecnologia.
La mossa riflette la preoccupazione, condivisa sia dai Democratici che dai Conservatori, che gli Stati Uniti stiano perdendo il loro vantaggio sulla Cina nello sviluppo e nell'applicazione dell'IA. Uno degli obiettivi dichiarati di Pechino è diventare la più grande azienda di IA al mondo entro il 2030.
Rivolgendosi a Washington ai legislatori e ai principali funzionari del settore, il presidente degli Stati Uniti ha presentato un piano d'azione per allentare le normative, sviluppare infrastrutture per questo settore ad alta intensità energetica e sostenere le esportazioni di tecnologia statunitense.
Durante un vertice sull'energia e l'innovazione, Trump ha affermato:
“L’America deve tornare a essere il Paese in cui gli innovatori vengono premiati con l’approvazione, non strangolati dal governo”.
La minaccia cinese tende a unire i leader aziendali e i legislatori americani, poiché l'intelligenza artificiale potrebbe offrire decisivi vantaggi militari, economici e geopolitici a qualsiasi potenza emerga in questo ambito.
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Courrier International