Disoccupazione: peggioramento limitato dietro un calo ingannevole

Dietro il calo, c'è, in realtà, un movimento ascendente che continua, a un ritmo limitato. È necessario adottare infinite precauzioni nell'analizzare l'evoluzione del numero di persone in cerca di lavoro: coloro che non lavorano hanno visto il loro numero diminuire del 5,7% nel secondo trimestre rispetto ai primi tre mesi dell'anno, attestandosi ora a 3,21 milioni in tutto il Paese, secondo una pubblicazione pubblicata martedì 29 luglio dal Ministero del Lavoro e dall'operatore France Travail. Ma l'introduzione di nuove regole, dall'inizio di gennaio, interrompe la costruzione dei dati. Se neutralizziamo gli effetti di questi cambiamenti, la curva continua la sua ascesa: +0,2% da inizio aprile a fine giugno, dopo il +0,8% del primo trimestre.

Le statistiche del mercato del lavoro non sono mai state facili da commentare. Lo sono ancora meno con l'entrata in vigore (in più fasi) della legge sulla piena occupazione del dicembre 2023. Il testo introduce diverse modifiche. In primo luogo, dal ^1° gennaio, presso France Travail sono state sistematicamente registrate tre categorie aggiuntive: i beneficiari del reddito di solidarietà attiva, i giovani in cerca di lavoro monitorati dalle missioni locali e i disabili che ricevono supporto dal servizio pubblico per l'impiego.

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