Giustizia minorile: il Consiglio costituzionale censura diversi articoli chiave della legge Attal

Giovedì 19 giugno, il Consiglio Costituzionale ha censurato diversi articoli chiave del disegno di legge di Gabriel Attal per inasprire la giustizia minorile, approvato a metà maggio dal Parlamento, tra cui quello che inverte il principio di attenuazione delle pene per i minorenni. In totale, i Saggi hanno dichiarato incostituzionali sei articoli (di cui uno solo parziale) di questo testo, che mira a "rafforzare l'autorità della giustizia sui minorenni autori di reato e sui loro genitori" .
Il Consiglio era stato contattato da parlamentari di sinistra, i quali ritenevano che molti articoli di questa legge, introdotta dal leader dei deputati macronisti all'Assemblea e sostenuta dal Ministro della Giustizia, Gérald Darmanin , fossero contrari ai principi della giustizia minorile in Francia. In particolare, chiedevano di censurare l'articolo che invertiva il principio della "scusa della minore età" , secondo cui un minore è punito meno severamente di un adulto.
Il testo adottato prevedeva che l'attenuazione della pena per i minori di età superiore ai 16 anni, nei casi di recidiva punibili con almeno cinque anni di reclusione, non sarebbe più stata la regola, ma l'eccezione. In questo caso, spettava al giudice giustificare l'attenuazione della pena. Per i Saggi, l'articolo ignora "il principio dell'attenuazione della responsabilità penale dei minori in base all'età, che è un requisito costituzionale".
Tra le altre misure chiave censurate figuravano l'istituzione di una procedura di comparizione immediata per i recidivi di età pari o superiore a 16 anni e di una procedura di udienza unica. Per quanto riguarda la prima, il Consiglio Costituzionale ha ritenuto che questa nuova disposizione violasse i principi fondamentali della giustizia minorile, in quanto richiedono "l'istituzione di procedure appropriate per il recupero educativo e morale".
Si tratta di un principio costituzionale ispirato all'ordinanza del 1945 che stabilisce le norme di procedura penale specifiche per i minori in Francia, e spesso invocato in aula dai deputati di sinistra durante i dibattiti: il primato dell'istruzione sulla repressione.
Il Consiglio ha invece dichiarato conformi diversi articoli, tra cui quello che prevede una circostanza aggravante per le pene previste per il reato di inadempimento da parte di un genitore dei propri obblighi legali, quando ciò abbia indotto direttamente il figlio minore a commettere un reato o un illecito.
La Croıx