Il leader dell'opposizione ciadiana Succès Masra inizia lo sciopero della fame

"Non ho altra scelta che protestare con il mio corpo", ha dichiarato Succès Masra, citato dai suoi familiari, secondo il media camerunense 237online . In una lettera indirizzata ai suoi sostenitori e pubblicata martedì 24 giugno, il leader dell'opposizione ciadiana ha annunciato l'inizio di uno sciopero della fame per protestare contro la sua detenzione, che considera arbitraria. Masra è stato arrestato il 16 maggio e accusato di "incitamento all'odio e alla ribellione, formazione e complicità in bande armate, complicità in omicidio, incendio doloso e profanazione di tombe".

"Dal carcere in cui è detenuto, Succès Masra ha inviato una lettera ai suoi attivisti riuniti sul balcone dell'Espoir, la sede del suo partito politico. Nel documento di 37 punti, il leader del partito Transformers descrive le condizioni del suo arresto, i momenti bui vissuti dal partito, la repressione, le pressioni, le ingiustizie, tra le altre cose", aggiunge Le Journal du Tchad .

"Da stasera, in solidarietà con tutti voi e in segno di protesta contro le ingiustizie ingiuste, inizio uno sciopero della fame per chiedere la liberazione delle energie di questo popolo imprigionato da queste ingiustizie e disuguaglianze. Questo è il mezzo che ho in prigione."

Ex Primo Ministro e storico oppositore , è arrivato secondo alle elezioni presidenziali del 2024, vinte da Mahamat Idriss Déby . Ciononostante, aveva rivendicato la vittoria e denunciato una "appropriazione indebita" dei risultati.

Il suo arresto e il suo processo seguono il massacro del 14 maggio a Mandakao, nella provincia sud-occidentale di Logone-Occidental, in cui hanno perso la vita 42 persone. Il sistema giudiziario ciadiano lo accusa di aver provocato le uccisioni, sulla base di una registrazione audio risalente al 2023, in cui Masra invita la popolazione del Sud ad armarsi per autodifesa. I suoi avvocati denunciano queste dichiarazioni come estrapolate dal contesto e da un processo politico. Sottolineano che il loro cliente era stato oggetto di un mandato di arresto internazionale, che però è stato revocato nel novembre 2023, il che, a loro avviso, dimostra l'infondatezza dell'accusa.

Il suo partito, Les Transformateurs, denuncia le condizioni della sua detenzione come "disumane e contrarie al diritto internazionale", riporta 237online, mentre i suoi avvocati e diverse organizzazioni della società civile ciadiana parlano di "molestie politiche e giudiziarie" e ne chiedono il rilascio, riporta Deutsche Welle . La scorsa settimana, il Procuratore Generale ha respinto una nuova richiesta di rilascio.

"Il suo sciopero della fame potrebbe diventare un nuovo simbolo di resistenza per una parte della popolazione, mentre la società civile e le ONG iniziano a esprimere le loro preoccupazioni per l'evoluzione della situazione politica in Ciad", scrive il sito web guineano Le Djely .