Mutandine mestruali, coppette... Inquinanti PFAS eterni scoperti in protezioni sanitarie riutilizzabili, secondo uno studio

Mutandine mestruali, coppette mestruali...: i prodotti per l'igiene femminile riutilizzabili potrebbero contenere " inquinanti eterni " PFAS, secondo uno studio pilota condotto da ricercatori americani e pubblicato martedì 22 luglio 2025.
I prodotti per l'igiene femminile "restano a contatto con la pelle per lunghi periodi di tempo e i rischi associati all'assorbimento cutaneo dei PFAS sono ancora poco compresi", ha affermato in una nota Marta Venier, professoressa associata presso l'Università dell'Indiana e autrice principale dello studio pubblicato su "Environmental Science & Technology Letters".
"Dato che i prodotti riutilizzabili stanno diventando sempre più popolari grazie alla loro maggiore durata rispetto ai prodotti monouso, è fondamentale garantire che siano sicuri. Questo è particolarmente importante per le adolescenti e le giovani donne, che sono più vulnerabili a potenziali effetti negativi sulla salute", ha affermato il chimico.
Quasi indistruttibileLei e il suo team hanno testato 59 prodotti riutilizzabili per l'igiene personale provenienti da Nord America, Sud America ed Europa: mutandine mestruali, assorbenti igienici riutilizzabili, coppette mestruali e biancheria intima o assorbenti riutilizzabili per l'incontinenza.
Sono stati rilevati livelli di PFAS sufficientemente elevati da far ritenere che la loro incorporazione fosse intenzionale da parte dei produttori in circa il 30% dei campioni.
Gli autori suggeriscono diverse spiegazioni per l'uso di queste sostanze, che aiutano a prevenire perdite o a rendere i tessuti resistenti alle macchie. Tuttavia, almeno un campione per categoria non le conteneva intenzionalmente , "dimostrando chiaramente che i PFAS non sono componenti essenziali di questi prodotti", suggerisce lo studio.
Gli autori sottolineano che il lavaggio di tessuti contenenti PFAS ne determina il rilascio nelle acque reflue . Al termine del loro ciclo di vita, anche il conferimento in discarica di questi prodotti costituisce una via per il rilascio ambientale di PFAS.
Queste sostanze chimiche perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche, presenti in un gran numero di oggetti e prodotti, sono praticamente indistruttibili. Si accumulano nel tempo nell'aria, nel suolo, nell'acqua, negli alimenti e, infine, nel corpo umano, in particolare nel sangue e nei tessuti renali ed epatici.
Sebbene le autorità sanitarie ritengano che la conoscenza dei rischi per la salute associati ai vari PFAS sia insufficiente, sono stati identificati effetti nocivi sul metabolismo umano per diversi "inquinanti eterni".
Nice Matin