Secondo la CMHC, nei prossimi 10 anni saranno costruite 4,8 milioni di nuove case per ripristinare l'accessibilità economica.

Secondo la Canada Mortgage and Housing Corporation (CMHC), nei prossimi dieci anni sarà necessario costruire fino a 4,8 milioni di nuove abitazioni per ripristinare i livelli di accessibilità economica registrati l'ultima volta nel 2019, in base alla domanda prevista.
L'agenzia nazionale per l'edilizia abitativa ha pubblicato oggi il suo ultimo rapporto di stima sulle carenze dell'offerta, secondo cui entro il 2035 saranno necessarie tra 430.000 e 480.000 nuove unità abitative all'anno tra i mercati di proprietà e di affitto.
Ciò rappresenterebbe circa il doppio dell'attuale ritmo di costruzione di case in Canada, con 90.760 inizi di lavori registrati dall'inizio dell'anno fino a maggio.

Aled ab Iorwerth, vice capo economista della CMHC, afferma che raddoppiare il ritmo della costruzione di alloggi è possibile, "ma non senza una forza lavoro significativamente più numerosa e modernizzata, maggiori investimenti privati, meno regolamentazioni, meno ritardi e minori costi di sviluppo".
Nel 2023, la CMHC ha stimato che il Canada dovrà costruire ulteriori 3,5 milioni di unità abitative entro il 2030, in aggiunta alle 2,3 milioni che si prevedeva già di costruire entro quell'anno, per raggiungere i livelli di accessibilità economica osservati nel 2004.
L'ultimo aggiornamento dell'agenzia include anche ripartizioni regionali, che mostrano che Ontario e Nuova Scozia presentano i divari più significativi nell'offerta di alloggi per provincia, mentre Montreal presenta il divario più ampio tra tutte le grandi città.
cbc.ca