Il Canada "deve rimanere vigile" sulle interferenze straniere indiane, avverte il rapporto del CSIS

L'agenzia di spionaggio canadese lancia l'allarme: il governo indiano continua a rappresentare un rischio di interferenza straniera, a un giorno dall'accordo tra i due Paesi di reintegrare i loro principali diplomatici.

Mercoledì il Servizio canadese di intelligence per la sicurezza (CSIS) ha pubblicato il suo rapporto annuale , in cui vengono evidenziate alcune delle principali preoccupazioni e minacce per la sicurezza nazionale del Canada.

L'India è stata inserita nell'elenco delle potenziali fonti di attività di interferenza straniera, insieme a Russia, Cina e Iran.

"Il Canada deve rimanere vigile riguardo alle continue ingerenze straniere messe in atto dal governo indiano, non solo all'interno delle comunità etniche, religiose e culturali, ma anche nel sistema politico canadese", si legge nel rapporto.

Il rapporto del CSIS è stato pubblicato appena un giorno dopo che il Primo Ministro Mark Carney e il Primo Ministro indiano Narendra Modi hanno concordato di reintegrare i loro alti commissari e stanno valutando il rinnovo dei servizi di visto per i rispettivi cittadini e aziende.

Lo scorso autunno i due Paesi si sono reciprocamente espulsi gli alti commissari, diplomatici di alto rango simili ad ambasciatori, dopo che la Royal Canadian Mounted Police (polizia a cavallo canadese) ha accusato il governo indiano di essere coinvolto in una rete di violenza in Canada, tra cui omicidi ed estorsioni.

L'aspetto più significativo è che la Royal Canadian Mounted Police (RCMP) ha sostenuto che agenti indiani erano coinvolti nell'omicidio di Hardeep Singh Nijjar, il separatista khalistano canadese ucciso a colpi d'arma da fuoco all'esterno di un tempio sikh nella Columbia Britannica nel 2023.

Nijjar e altri membri di questo movimento hanno chiesto una patria Sikh indipendente nell'India settentrionale chiamata Khalistan, a cui il governo di Modi si è fermamente opposto e che ha denunciato come una minaccia alla sicurezza nazionale.

"I legami tra il governo indiano e l'omicidio di Nijjar segnalano una significativa escalation negli sforzi repressivi dell'India contro il movimento Khalistan e un chiaro intento di prendere di mira individui nel Nord America", si legge nel rapporto di mercoledì.

Si sottolinea che in Canada "un piccolo gruppo di individui è considerato estremista khalistano", ma ciò non si estende a coloro che prendono parte a "campagne legittime e pacifiche a sostegno del movimento khalistano".

"L'estremismo khalistano, reale e percepito, che emerge dal Canada continua a stimolare le attività di interferenza straniera indiana in Canada", afferma il rapporto.

Appello a etichettare la gang indiana come gruppo terroristico

Carney ha dovuto affrontare le critiche dei sostenitori Sikh e di alcuni dei suoi stessi parlamentari per aver invitato Modi al vertice del G7 di questa settimana.

Carney ha difeso l'invito, affermando che ha senso avere attorno al tavolo il leader del Paese più popoloso del mondo quando ci sono "grandi sfide" da discutere.

Gurpreet Sahota, caporedattore di Channel Punjabi a Surrey, nella Columbia Britannica, ha affermato che i membri della sua comunità si sentono "traditi" dopo che Carney ha accettato di reintegrare l'alto commissario senza ottenere maggiore collaborazione dal governo indiano.

"Pensano che il governo canadese si stia concentrando più sull'economia che sulla sicurezza pubblica", ha detto Sahota alla CBC News.

Secondo quanto riportato dal primo ministro, Carney ha sollevato con Modi i temi "crimine transnazionale e repressione, sicurezza e ordine basato su regole" durante il loro incontro di martedì.

"Parla di repressione transnazionale, terrorismo e bande indiane. Ma è molto desideroso di concentrarsi prima sugli affari. Quindi, quando la gente del Surrey o di Brampton, [Ontario], vede il signor Carney, ha la sensazione che sia più desideroso di fare affari che di assumersi le proprie responsabilità", ha detto Sahota.

Alla domanda, durante la conferenza stampa di chiusura del G7, su cosa avesse detto a Modi in merito all'omicidio di Nijjar in suolo canadese, Carney non ha risposto direttamente.

"Abbiamo discusso, io e il Primo Ministro, sull'importanza del dialogo tra le forze dell'ordine. Non solo dialogo, ma cooperazione", ha affermato il Primo Ministro.

Colin Robertson, ex diplomatico canadese e attuale consigliere del Canadian Global Affairs Institute, ha affermato che il governo federale può riprendere i contatti con l'India, assumendo al contempo una posizione ferma sulle ingerenze straniere.

"Penso che questo governo faccia sul serio", ha detto. "Ogni volta che c'è il minimo segno che stiano esagerando, ora abbiamo la capacità, attraverso il CSIS, la Royal Canadian Mounted Police (RCMP) e altre agenzie di intelligence, di denunciarli."

Martedì il premier della Columbia Britannica David Eby ha dichiarato che vorrebbe che la gang Lawrence Bishnoi, con base in India, venisse dichiarata un'organizzazione terroristica in Canada, a causa dei suoi presunti legami con attività criminali.

La polizia del Surrey ha affermato che i membri della comunità sud asiatica subiscono estorsioni sotto minaccia di morte o violenza e che la gang Bishnoi è collegata ad alcune di queste minacce.

Eby ha affermato che avrebbe scritto a Carney per chiedergli di attribuire alla gang la qualifica di terrorista "per consentire alla polizia di utilizzare gli strumenti necessari per indagare".

Mercoledì il ministro della Pubblica sicurezza Gary Anandasangaree ha dichiarato di aver preso nota dei commenti di Eby, ma di non aver ricevuto una richiesta ufficiale.

"Si tratta di un processo indipendente che passa attraverso le nostre agenzie di pubblica sicurezza e, su loro raccomandazione, potrò portare questa decisione al governo", ha detto ai giornalisti a Parliament Hill.

Anche la parlamentare Jenny Kwan, critica della sicurezza pubblica del Partito Democratico, ha scritto mercoledì a Carney chiedendo al governo di inserire la banda Bishnoi nell'elenco delle organizzazioni terroristiche. Ha esortato Carney a sospendere qualsiasi accordo di sicurezza e condivisione di intelligence con l'India.