Campari brinda ai conti, promossa la resilienza del gruppo dello spritz

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Campari brinda a Piazza Affari ai conti pubblicati alla vigilia e al miglioramento dei margini. Il titolo del produttore di alcolici, che ha in pancia brand come Aperol o la tequila Espolon, svetta in un listino milanese quasi completamente in rosso, guadagnando, in mattinata, più di 8 punti percentuali (a 6,5 euro), a livelli che non si vedevano da ottobre 2024.
Nel secondo trimestre del 2025, il gruppo Campari è riuscito a tenere le posizioni nel mercato di riferimento, fortemente perturbato dalle nuove politiche dei dazi, arrivando così a chiudere i primi sei mesi dell'anno con vendite per 1,528 miliardi (+0,1% organico, +0,3% complessivo, considerando il contributo di Courvoisier) e un Ebit rettificato di 352 milioni. L'utile netto è stato di 206 milioni (-6%). «In un contesto che continua ad essere volatile, la nostra performance si conferma in linea. Abbiamo fatto dei buoni progressi nelle nostre priorità strategiche», ha commentato il Ceo Simon Hunt. Per le previsioni sulla seconda parte del 2025, la società ha scelto però la prudenza confermando la guidance, ma avvertendo che i dazi americani - al momento non inclusi nelle stime - potrebbero avere un impatto compreso fra un «minimo di circa 4 milioni e un massimo di 45 milioni a livello di Ebit» per quest'anno. In particolare, secondo le prime stime del gruppo, la conferma delle tariffe al 15% sui beni Ue, potrebbe arrivare a pesare 20 milioni di dollari nel 2025 e 75 milioni su base annua nel 2026.
In ogni caso la casa dell'Aperol ha incassato il giudizio positivo degli analisti. Intermonte - che conferma per il titolo il rating "Outpeform" con target price a 8 euro - apprezza «la resilienza» del gruppo. «Nonostante i fattori contingenti e gli effetti macroeconomici, le tendenze sottostanti si sono dimostrate solide grazie a uno dei portafogli di marchi più equilibrati e rinomati del settore», che presenta ancora «un notevole potenziale inesplorato», spiegano gli esperti. In aggiunta a questo, «l'azienda è in grado di mantenere una forte disciplina dei prezzi» grazie anche «al forte slancio del marchio in tutti i mercati e al posizionamento premium».
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