Case a un euro, come sta andando il progetto? Decollano, ma non ovunque

L’intuizione iniziale fu di Vittorio Sgarbi: da sindaco di Salemi nel 2008 il critico d’arte decise di vendere ad un euro le case abbandonate del borgo del trapanese. Clamore mediatico, ma scarso seguito. Anni dopo, da Locana in Piemonte a Cinquefrondi in Calabria, Petrella Tifernina in Molise o Zungoli in Irpinia proliferano i comuni delle aree interne che pubblicizzano quell’iniziativa, sperando di vedere tornare a nuova vita i piccoli centri, insieme ai loro palazzi disabitati. Molto diversi gli esiti, positivi soprattutto in Sicilia.
«Quel primo bando era troppo complesso per gli stranieri: lo abbiamo snellito ed è stato un boom», ripercorre l’attuale primo cittadino di Salemi, Vito Scalisi. «Abbiamo messo a bando 30 immobili, alcuni dei quali diroccati dal terremoto del Belice: 12 sono stati assegnati ad un euro, col vincolo di ristrutturazione in tre anni. Una ventina quelli venduti da privati, soprattutto dopo i riflettori accesi dalla Bbc che ha acquistato una dimora per un documentario. Alcuni stranieri sono rimasti a vivere a Salemi, i più li aspettiamo d’estate (stimiamo 400 presenze). Flussi turistici incoraggianti, stando anche ad uno studio realizzato col Politcenico di Torino», si entusiasma Scalisi. «Il governo centrale- aggiunge- con i tagli certo non ci aiuta».
Un autentico successo internazionale è stato quello di Sambuca, nell’agrigentino: «230 case vendute dal 2019 nei bandi a 1,2,3 euro. Tantissimi stranieri si sono innamorati di quest’angolo di Sicilia con un indotto per l’ enogastronomia», racconta Giuseppe Cacioppo, sindaco da poco sfiduciato. «Un fotografo francese, un gallerista milanese, due famiglie tedesche e una coppia di Los Angeles - elenca - hanno comprato solo nell’ultima settimana. Quasi sempre sono liberi professionisti ,giovani favoriti dallo smart working». P
Più o meno noti, come Caltagirone, Piazza Armenina, Bivona, sono una trentina i comuni dell’isola che hanno seguito la scia delle case ad un euro, provando «anche a dare nuova immagine al paese», ammette Pio Siragusa, assessore di Corleone, dove però il bando è ancora sulla carta «in attesa del censimento degli immobili». Con un nulla di fatto si è spento il progetto in altri borghi, in prevalenza a Nord: da Borgomezzavalle, in Piemonte, confermano che «l’iniziativa è stata da tempo interrotta» senza risultati.

In Campania, invece, a Zungoli, 930 anime nell’Avellinese, al quarto bando di case ad un euro sono «otto o nove - conta il sindaco Paolo Caruso - quelle ristrutturate, una ventina assegnate». Le viuzze del borgo hanno conquistato i turisti con benefici sull’economia e una fiducia crescente nella valorizzazione tanto del passato-col turismo lento legato alla transumanza, patrimonio Unesco - quanto nelle potenzialità di fibra e alta velocità. «La scuola materna ora ha 19 bimbi, qualche anno fa erano 4». Numeri più forti di molte riflessioni.
ilsole24ore