GRI aggiorna gli standard sulla rendicontazione di inclusione e diritti umani nei luoghi di lavoro


Il GRI (Global Reporting Initiative) ha pubblicato due bozze di standard dedicati alla rendicontazione delle tematiche sociali nei luoghi di lavoro. I nuovi standard, in consultazione fino al 15 settembre, pongono particolare attenzione alle misure per contrastare la discriminazione e tutelare i diritti umani dei lavoratori. Si tratta di un passo ulteriore all’interno del più ampio processo di revisione degli standard GRI avviato dalla Global Sustainability Standards Board (GSSB), che punta a rafforzare la trasparenza e la responsabilità delle imprese su temi come diversità, pari opportunità e inclusione.
In particolare l’aggiornamento delle informative mira a integrare in modo più solido e tracciabile i principi di equità e rispetto all’interno delle pratiche aziendali e si concentra su due standard chiave:
- GRI 405 – Diversità e inclusione: viene richiesto alle organizzazioni di fornire informazioni dettagliate sull’integrazione delle politiche di diversity nelle strategie aziendali. Particolare attenzione viene posta sul ruolo dei vertici aziendali nel monitorare e garantire la coerenza tra impegni dichiarati e pratiche reali.
- GRI 406 – Non discriminazione e pari opportunità: punta a identificare le cause strutturali della discriminazione, richiedendo la tracciabilità degli episodi rilevati e promuovendo l’adozione di misure concrete a favore dei gruppi vulnerabili e sottorappresentati.
L’intero processo di revisione si basa sulle convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), che definiscono i diritti fondamentali dei lavoratori, inclusa la protezione contro discriminazioni e molestie.
“Il GSSB ha indicato come prioritaria la revisione di tutti gli Standard GRI relativi al lavoro, dato il riconoscimento universale della necessità di tutelare i diritti umani, con i datori di lavoro tenuti a dimostrare il rispetto dei diritti dei lavoratori e la tutela del benessere dei lavoratori.” ha dichiarato Anne Lindsay, membro del GSSB “Diversità, inclusione, non discriminazione e pari opportunità sono temi centrali quando si tratta di un’occupazione equa e inclusiva. Esortiamo tutte le parti interessate, dai rappresentanti dei lavoratori ai datori di lavoro e agli investitori, a partecipare a questa consultazione per garantire che gli Standard GRI rivisti non siano solo solidi e pratici, ma anche in grado di generare un cambiamento significativo e duraturo per i lavoratori di tutto il mondo.”
La revisione degli standard GRI legati al lavoro si sviluppa in quattro fasi: dopo quelle dedicate a condizioni lavorative e sviluppo della carriera, ora l’attenzione si concentra su diritti e tutele sul lavoro. Il processo è guidato da un Comitato tecnico tripartito – che include rappresentanti dei lavoratori, dei datori di lavoro e delle organizzazioni sindacali – con il supporto di un Gruppo consultivo multi-stakeholder, per garantire rappresentanza e concretezza.
Attualmente è aperta una consultazione pubblica, con scadenza il 15 settembre, che invita stakeholder di ogni tipo – dalle aziende agli investitori, dalle organizzazioni della società civile ai singoli lavoratori – a dare il proprio contributo. Per favorire il confronto il GRI ha organizzato dei webinar con la partecipazione di esperti OIL e dell’Organizzazione Internazionale dei Datori di Lavoro (IOE). Il prossimo è in programma l’8 luglio.
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