Allegri ha un problema: Nkunku e Gimenez non segnano mai, dove sono i gol dei centravanti?
Il Milan deve aver pescato la carta obiettivi sbagliata, come a Risiko: "prova a vincere la Serie A senza i gol dei centravanti". Da inizio campionato, va avanti con i gol di seconde punte (Pulisic, Leao), centrocampisti (Modric, Fofana, Loftus-Cheek) o esterni (Saelemaekers). Da Gimenez e Nkunku, nulla. Santi e Christo in questo Milan-Pisa si sono alternati ma per 90 minuti non hanno preso mai la porta: molto più terreni di quanto i loro soprannomi suggerirebbero. Gimenez, in particolare, a lungo ha guardato la partita, attivo ma disconnesso dal resto della squadra. A oltre due mesi dall’inizio del campionato, il bilancio si fa pesante. Non è l’anno dei centravanti per nessuno ma l’Inter ha Bonny, Lautaro e Thuram a 3 gol, il Napoli Hojlund a 2, la Juve Vlahovic a 2 e David a 1. Il Milan, con i due centravanti, è ancora a zero. “Dovevamo essere più lucidi dentro l’area”, dice Allegri e questo riassume molto.
Perché Gimenez non fa gol? Risposta complessa e articolata. In passato, è stato per imprecisione e sfortuna: De Gea nello scorso weekend gli ha cancellato un gol con un miracolo e altre volte è stata questione di centimetri. Contro il Pisa no, è stata un’altra storia e la partita sotto ritmo del Milan è di sicuro parte della spiegazione. Santi ha girato a vuoto, con un Milan spesso sonnacchioso, lento, incapace di creare per lui. Nel primo tempo è passata una mezza palla buona e lui non è riuscito a controllarla. Nel secondo, nulla. Christopher Nkunku, al confronto, ha un alibi grande così: ha giocato solo 14 minuti più recupero. In quei 14 minuti è andato più vicino al gol: liberato da Leao, almeno ha calciato in porta. Canestrelli, in scivolata, gli ha cancellato l’esultanza.
I numeri sono chiari. Per Gimenez, in 76 minuti, nessun tiro in porta, solo 8 passaggi riusciti (uno ogni 9 minuti e mezzo…), nessun assist, nessun cross, una sola occasione creata. Per Nkunku, appena 4 passaggi e nulla oltre quel tiro respinto. Troppo poco. Di fronte a tanta povertà, viene da chiedersi perché, in una partita così, Allegri non abbia provato a farli giocare insieme: Nkunku dietro a Leao e Gimenez. Non dall’inizio – Nkunku non ha 90 minuti e cambiare gli equilibri non avrebbe avuto senso – ma almeno negli ultimi 20 minuti, con il Pisa chiuso a difendere e l’ansia dei punti persi che saliva rapida. "Saremmo stati più esposti al contropiede", ha spiegato Allegri alla fine.
Il Milan ora ha bisogno di qualcosa in più. Allegri certo non cambierà la struttura di squadra e ci mancherebbe: le punte resteranno due. Con Pulisic fuori fino alla sosta di novembre, restano tre giocatori per due maglie. Martedì il Milan andrà a Bergamo e Rafa Leao, a meno di sviluppi nei prossimi giorni, giocherà. Resta l'altro posto da assegnare. Nkunku alza timido una mano: che cosa vorrà dire?
La Gazzetta dello Sport




