Bari, Magalini scruta il futuro: «Radunovic e Bonfanti per ora piste impossibili»

Seduto accanto a Fabio Caserta e a Valerio Di Cesare, il garante super partes sul tavolo della conferenza stampa porta il nome di Giuseppe Magalini: «Ci tengo a ringraziare mister Longo - attacca il ds biancorosso - per l’annata passata insieme. Un anno positivo dal punto di vista della collaborazione, a prescindere da come sia finita. Al suo posto c’è Fabio Caserta. Una scelta di cui siamo molto soddisfatti. Lo conosco da un po’. In passato ci siamo anche incontrati da avversari. C’è stata sempre stima reciproca. Non pensavo a lui come allenatore del Bari, soprattutto perché non avrei mai pensato che andasse via da Catanzaro. Poi, è diventato un obiettivo importate. C’è voluto poco. L’entusiasmo dimostrato anche al presidente ci ha spinto a sceglierlo».
Il punto di ripartenza nasce da una fugace analisi di quanto prodotto l’anno scorso: «Sono ancora incazzato per i mancati playoff. Prima del rush finale dissi che ci credevo. Non sono un veggente. Volevo solo dare motivazioni per spingere l’ambiente a puntare in alto. Li abbiamo persi e per questo abbiamo delle grosse responsabilità. Non siamo andati ai playoff non per carenza di valori, ma per cause diverse. Dimettermi? Non ci ho mai pensato. Tutte le valutazioni interne fatte hanno portato la dirigenza alle decisioni attuali. Da parte della società c’è sempre disponibilità a valutare caso per caso. Ci rimettiamo alla sua volontà».
Scaduti i termini per i diritti di riscatto di Novakovich, Maggiore, Lella, Favasuli e Falletti, Magalini chiarisce la posizione del club: «La nostra situazione è chiara. Non è detto che qualcuno di loro non possa tornare. Con l’allenatore andremo ad analizzare le singole situazioni. La volontà è allestire una squadra con un organico di valore. Quanti arriveranno? Non dipende solo da noi. Se hai forza economica compri domani. Faremo di tutto per tesserare più giocatori prima del ritiro. Abbiamo individuato tanti nomi da approfondire insieme al mister. Col vantaggio di avere meno elementi in esubero rispetto all’anno scorso».
La sensazione è che, soprattutto alla luce dell’epilogo dell’ultimo campionato, si genererà un repulisti con messa in discussione anche degli elementi ritenuti intoccabili. Tra questi, Pucino, Vicari, Maita e Benali. Magalini punta i nomi: «Radunovic e Bonfanti sono inarrivabili. Sia Cagliari che Pisa vogliono monetizzare e non hanno certo complicati parametri finanziari, anzi. Favilli è più vicino anche se non ci siamo solo noi interessati a metterlo sotto contratto, il valore di Andrea è fuori discussione e anche l’anno scorso l’ha dimostrato pur tra mille difficoltà. Per il ruolo da portiere, sono in lizza quattro profili tra cui Bardi. Dorval? Facile che vada, ci sono le situazioni giuste per far sì che si concretizzi la sua cessione. Il futuro di Bellomo? L’ho ringraziato per quello che ha fatto da professionista. Potrebbe essere un giocatore bandiera, ma deve pazientare un altro po’. Dovremo decidere insieme, ha altre richieste. Pucino ha un altro anno di contratto. Valuteremo con Caserta se sarà funzionale. Altrimenti prenderemo altre decisioni, anche lui potrebbe avere qualche club interessato alle sue prestazioni». «Tolte le ultime tre sconfitte nel finale - la chiosa di Magalini - l’anno scorso si è perso poco. Il problema è che si è vinto anche poco. Panchina lunga importante? Cercheremo anche di costruire le terze linee».
La Gazzetta del Mezzogiorno