Binaghi: «Internazionali memorabili». Incassi a 35,5 milioni, saliti in 20 anni del 1.765%

Internazionali Bnl d’Italia «memorabili». Così li ha definiti il presidente della Federazione italiana tennis e padel, Angelo Binaghi, durante la conferenza stampa di chiusura del torneo romano, svolta nella mattinata di domenica 18 maggio.
Binaghi ha snocciolato numeri impensabili fino a qualche anno fa: «Abbiamo superato i 390mila spettatori paganti, è una crescita straordinaria anche se penso che ormai siamo quasi al limite. Gli incassi sono più di 35 milioni e per la prima volta li correliamo con quelli delle Finals che sono analoghi nonostante le vicissitudini differenti. L’impatto economico sul territorio, invece, è di circa 900 milioni, mentre l’impatto sociale arriva a 357 milioni e in questo incide anche l’insegnamento educativo dei nostri campioni come Sinner e Paolini. Insomma, Abbiamo vissuto, credo, un’edizione memorabile degli Internazionali. Il nuovo Papa, il Centrale che acclama Mattarella, il successo di Paolini, sono emozioni che ci porteremo dietro per tutta la vita».
Nel dettaglio, i numeri della crescita degli Internazionali sono impressionanti. Il pubblico in vent’anni, dal 2005 al 2025 è aumentato del 469%, da 65.500 paganti a oltre 390mila, grazie all’ampliamento temporale della competizione e soprattutto agli interventi che hanno ingrandito gli spazi e i servizi del Foro Italico. Per quanto riguarda gli incassi, nello stesso periodo, sono saliti da 10,6 a 35,5 milioni con un tasso di incremento del 1.765%. I proventi da biglietteria di Roma hanno superato i 34 milioni ottenuti dalle Atp Finals di Torino (anche in questo caso si è passati dal 2021 al 2025 da 10,6 milioni a 34).
L’impatto economico del torneo romano viaggia di pari passo: 895 milioni. Di cui 410 milioni di impatto diretto, 332 di impatto indiretto e 153 di indotto. I posti di lavoro creati o mantenuti grazie all’evento sono stati 7.125, con 179 milioni di reddito da lavoro generato. Sorride anche il Fisco che ha beneficiato di 147 milioni di entrate grazie a questo imponente giro d’affari.
«Perché i tornei slam devono essere quattro e sempre quelli? Tutte queste cose non sono giuste. Sono cose che preservano i monopoli e non aiutano il tennis a crescere - ha aggiunto il presidente della Fitp, a proposito dell’ambizione di Roma di diventare il quinto Major del circuito -. Noi faremo la nostra parte, ma non ci dobbiamo dimenticare da dove arriviamo. Noi in federazione non abbiamo il mandato per essere secondi dietro al calcio e dietro gli slam».
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