Calcio e soft power: il Milan al fianco del Congo, il Ruanda punta su Arsenal e Psg


Calcio e sport sempre più protagonisti dei progetti di rilancio e sviluppo dei paesi africani. Nelle ultime stagioni, la piattaforma del football è stata usata principalmente per promuovere a livello turistico la ritrovata stabilità e le bellezze di alcuni territori dell’Africa, come ad esempio le campagna di marketing del Rwanda Development Board (RDB) per pubblicizzare il Ruanda come destinazione di viaggio e attrarre investimenti.
Il Milan prova a fare un ulteriore passo. In sintonia con gli obiettivi del Piano Mattei per l’Africa, il club rossonero ha infatti avviato una collaborazione con il Governo della Repubblica Democratica del Congo attraverso il suo Ministero del Turismo per contribuire in più direzioni allo sviluppo socioeconomico del Paese.
Il Congo cerca di ripartire e di uscire dalle secche del decennale conflitto con i “vicini” del Ruanda. La situazione tra Congo e Ruanda è da tempo caratterizzata da una profonda instabilità, con scontri armati e accuse reciproche di aggressione e sostegno a gruppi ribelli, come i miliziani dell’M23 ritenuti vicini al governo di Kigali. Il conflitto che ha radici nel genocidio ruandese si innesta nella lotta per il controllo delle risorse del sottosuolo ricco di materie prime (tantalio, oro, cobalto, rame e litio) in particolare nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo al confine con il Ruanda.
Gli Stati Uniti si sono attivati e proprio il 27 giugno il presidente ruandese Paul Kagame e il presidente della Repubblica Democratica del Congo, Félix Tshisekedi sono stati invitati a firmare a Washington un accordo di pace che mira a porre fine ai combattimenti. Un’intesa provvisoria che comprende questioni quali il disarmo, l’integrazione dei gruppi armati non statali e il ritorno dei rifugiati e degli sfollati interni nella Rdc orientale.
Da alcuni anni il governo di Kigali ha lanciato una campagna di promozione attraverso la sponsorizzazione “Visit Ruanda” comparsa sulle divise di importanti squadre di calcio europee, tra cui Arsenal, i campioni d’Europa del Psg, il Bayern Monaco e, più recentemente, l’Atlético de Madrid. Queste partnership sono state oggetto di critiche, proprio alla luce del conflitto in corso nella Repubblica Democratica del Congo. Le associazioni umanitarie più impegnate hanno chiesto ai club di interrompere gli accordi, sollevando preoccupazioni circa il potenziale utilizzo di “minerali del sangue” provenienti dalle zone occupate della RDC per finanziare la campagna, con con accuse di violazione dei diritti umani da parte del Ruanda.
Ma nè il governo di Kigali nè i club hanno fatto un passo indietro. Anzi il Ruanda ha rilanciato assicurandosi l’organizzazione dal 21 al 28 settembre prossimi, proprio a Kigali, dei mondiali di ciclismo su strada. Sarà la prima volta che la manifestazione si svolgerà in Africa.
La strategia del Congo
Una strategia analoga ha adesso deciso di seguire il Congo. Qualche giorno fa il Primo Ministro della Repubblica Democratica Judith Suminwa al termine del vertice ospitato a Roma dal Governo italiano e dalla Commissione Europea, alla presenza del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e della Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen per riaffermare, nel contesto del Piano Mattei per l’Africa, ha annunciato l’intesa raggiunta con il club rossonero con queste parole: «Un nuovo ponte si è appena creato tra i nostri due Paesi attraverso una partnership strategica che unisce diplomazia, cooperazione e investimenti tra la squadra di calcio AC Milan e il Ministero del Turismo della Repubblica Democratica del Congo. In linea con il Piano Mattei, il Club, facendo leva sulla sua riconoscibilità internazionale e sulla capacità di generare impatto della sua Fondazione, sarà al centro di una piattaforma internazionale volta a sostenere lo sviluppo economico e sociale della più grande nazione dell’Africa Centrale, la cui biodiversità ne fa uno dei polmoni ecologici del pianeta».
«Questa partnership va oltre la consueta sponsorizzazione di un club e si allinea con la strategia del Presidente Félix-Antoine Tshisekedi di riposizionare la Repubblica Democratica del Congo sulla scena internazionale come leader indiscussa del continente africano - ha spiegato Didier M’Pambia Musanga, Ministro del Turismo della DRC -. Questo obiettivo viene perseguito attraverso una diplomazia attiva e attraverso la promozione della nostra cultura, del nostro grande potenziale turistico, delle opportunità di investimento e dei talenti tra i nostri giovani. A tal fine è stata istituita una Commissione Nazionale per il Soft Power».
Sul piano economico, l’accordo con il Milan punta a favorire l’attrazione di nuovi investimenti, la creazione di opportunità di business con stakeholder italiani e internazionali e supporterà la strategia di promozione del turismo internazionale del Paese. Sul piano sociale, Fondazione Milan realizzerà progetti a beneficio delle comunità locali al fianco di organizzazioni radicate sul territorio, a partire dalla costruzione di una scuola nella città di Boma insieme a Fondazione Mama Sofia, fondata da Zakia Seddiki Attanasio, moglie dell’ambasciatore italiano in Repubblica Democratica del Congo Luca Attanasio.
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Sul versante economico, l’accordo favorirà l’attrazione di nuovi investimenti e la creazione di opportunità di business con stakeholder italiani e internazionali. Supporterà inoltre la strategia della Repubblica Democratica del Congo per promuovere il turismo internazionale. In quest’ottica, il Ministero del Turismo della Repubblica Democratica del Congo sarà nuovo Premium Partner e Official Tourism Destination Partner del Club, con l’obiettivo di valorizzare l’unicità del territorio e della biodiversità del più grande Paese dell’Africa centrale.
Nell’intera Africa subsahariana, il Milan è il club italiano più tifato e si posiziona nella top 10 dei club mondiali, con circa 17 milioni di tifosi. «Come Club - ha sottolineato Paolo Scaroni, Presidente di AC Milan e Fondazione Milan - abbiamo scelto di metterci a disposizione per avviare un innovativo percorso di collaborazione che ha lo scopo di contribuire ai piani di sviluppo della Repubblica Democratica del Congo in ambito economico e sociale, in continuità con la visione del Governo italiano in materia di cooperazione internazionale e in linea con gli obiettivi del Piano Mattei per l’Africa. Per farlo, vogliamo avvalerci del ruolo del Milan e della sua Fondazione come istituzioni capaci di promuovere consapevolezza e generare allo stesso tempo un impatto concreto, al fianco di imprese e realtà benefiche radicate sul territorio. Desidero ringraziare il Governo congolese, con il quale intraprendiamo questo nuovo cammino, così come il Ministro degli Affari Esteri e la Farnesina per il loro sostegno e per averci supportato nell’individuazione e nell’interlocuzione con le organizzazioni più autorevoli attive sul territorio».
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