Lecce «eroico» per una storica salvezza

Sorridi Lecce, sei nella storia. I giallorossi espugnano l’Olimpico e sconfiggono la Lazio per 0-1 in una partita destinata a passare alla storia. Una prestazione eroica della squadra di Giampaolo, in vantaggio al termine della prima frazione di gioco e in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo. Una vittoria indimenticabile, che segna la storica terza salvezza consecutiva per la compagine salentina. Per la prima volta nella sua storia, il Lecce disputerà per quattro anni di fila il campionato di serie A.
Il Lecce approccia il match nel migliore dei modi, proponendosi bene in avanti e tenendo in mano il pallino del gioco, pur senza trovare pertugi nella difesa avversaria. Dopo una prima parte di gara che vede il possesso del pallone principalmente a vantaggio degli ospiti, la Lazio viene fuori grazie alla tecnica dei suoi palleggiatori e inizia a punzecchiare la retroguardia giallorossa, che mantiene però alta l’attenzione, soprattutto sulle palle alte. Il Lecce, in avanti, si affida al solito Krstovic e prova a farsi vedere con gli inserimenti dei suoi centrocampisti. L’equilibrio si spezza a favore dei salentini a due minuti dal termine della prima frazione di gioco, quando arriva il vantaggio grazie a un gol di Coulibaly. Il centrocampista maliano recupera un buon pallone sulla trequarti, serve Krstovic e riceve lo scambio dal montenegrino al centro dell’area di rigore. Malgrado la pressione avversaria, riesce a calciare a rete trafiggendo Mandas. La Lazio si riversa in avanti nell’ultimo scampolo del primo tempo e va subito vicino al pari Castellanos, che costringe Falcone agli straordinari con un bel colpo di testa. Quando stanno per scadere i tre minuti di recupero concessi dall’arbitro, arriva un altro episodio che incide sull’equilibrio del match, quando Pierotti atterra Tavares lanciato sulla trequarti e riceve l’espulsione per somma di ammonizioni.
La ripresa inizia nel più ovvio dei modi, ovvero con la Lazio che si spinge in attacco schiacciando il Lecce nella propria metà campo e costringendo i giallorossi ad alzare gli argini all’interno della loro area di rigore. I biancocelesti, forti della superiorità numerica, confezionano una serie di importanti palle gol. Il primo a sfiorare il pari è Guendouzi, con una rasoiata dalla distanza che trova la respinta bassa di Falcone. L’estremo difensore dei salentini è nuovamente miracoloso poco dopo, quando ribatte sulla linea di porta un colpo di testa di Castellanos. A venti minuti dal termine, i padroni di casa vanno ancora una volta a un passo dal gol, questa volta con Pedro, che apre il destro da fuori area e il pallone termina di pochissimo fuori. Col trascorrere dei minuti, Falcone diventa sempre più il baluardo dei salentini, opponendosi a più riprese a tutte le conclusioni avversarie. Il Lecce stringe i denti sul finale e dopo cinque minuti di recupero scatta la festa sotto i quasi quattromila del settore ospiti. La prossima stagione sarà ancora serie A: l’ennesimo capolavoro di una società modello e di una squadra che ha lottato fino all’ultimo per un obiettivo storico.
La Gazzetta del Mezzogiorno