Lecce, sarà il 4-3-3 l’arma di Di Francesco

Negli ultimi due anni, il modulo più utilizzato da Eusebio Di Francesco (il cui ingaggio da parte del club salentino non è stato ancora ufficializzato) alla guida del Frosinone e del Venezia è stato il 3-4-2-1, ma a Lecce opterà, quale sistema di gioco, per il 4-3-3 caro al responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino.
Sarà quindi fondamentale il lavoro che, sulle fasce, sarà sviluppato dagli esterni alti, ai quali verrà chiesto di sacrificarsi in fase di non possesso, per poi avanzare velocemente quando si tratterà di capovolgere l’azione nella metà campo avversaria.
Tenuto conto che Jesper Karlsson e Nicola Sansone andranno via, rispettivamente per fine prestito e per scadenza di contratto, in questo momento, la rosa del Lecce può contare su Tete Morente e Lameck Banda a sinistra, su Santiago Pierotti e Konan N’Dri a destra. Al netto di cessioni o di innesti, saranno loro a dovere garantire la superiorità numerica quando si tratterà di attaccare.
Nell’annata archiviata, i titolari sono stati Morente e Dorgu nella prima fase del torneo, con Pierotti che ha sostituito il danese, quando è stato ceduto al Manchester United.
La scelta di Marco Giampaolo e ricaduta più o meno stabilmente sullo spagnolo e sull’argentino perché sono quelli che gli davano maggiori garanzie di equilibrio complessivo della squadra, disimpegnandosi in entrambe le fasi con abnegazione.
Prelevato nell’estate 2024 dall’Elche, Morente ha avuto bisogno di una lunga fase di adattamento nella massima serie italiana, tanto da ricevere spesso aspre critiche a causa di prove per nulla convincenti. Si è sbloccato nella sedicesima giornata, nella partita casalinga con il Monza, realizzando un bel gol e sfoderando una prova all’altezza. Si è quindi ripetuto una settimana dopo, sempre al «Via del Mare», contro la Lazio, firmando un eurogol, e poi ad Empoli, nel ventesimo turno, facendo centro e servendo un assist. In questo periodo ha fatto molto bene. Quindi, pur con qualche calo di rendimento, ha sempre faticando tanto, mettendosi a disposizione della squadra. Tutti auspicano che nella seconda annata in giallorosso dia un contributo maggiore.
Pierotti è arrivato a Lecce nel gennaio 2024 ed ha avuto pochissimo spazio. Ha trovato comunque il modo di sfornare due assist preziosi, in Lecce-Empoli (1-0) ed in Lecce-Monza (1-1). Nel 2024/2025 è sceso in campo con continuità ed ha vissuto tre mesi, tra novembre e gennaio, nei quali è stato spesso protagonista, segnando 4 reti: in Lecce-Empoli (1-1), in Cagliari-Lecce (4-1) ed in Parma-Lecce (1-3, doppietta). Ha servito due assist importanti, in Lecce-Monza (2-1) ed in Empoli-Lecce (1-3). Prima e dopo questo periodo è stato sovente tradito dalla sua irruenza, a causa della quale è stato poco lucido o ha commesso errori gravi, come quello di farsi espellere per doppio giallo (indipendentemente dalla gravità dei due falli commessi) all’Olimpico, contro la Lazio nel match decisivo. È atteso al definitivo salto di qualità.
Banda ha vissuto il suo terzo campionato di A con il Lecce ma, complici dei fastidiosi infortuni che lo hanno bloccato a lungo, ha dato poco o nulla. Lo zambiano avrebbe mezzi notevoli, in quanto è esplosivo nell’uno contro uno e sa saltare l’avversario in velocità. Ma troppo spesso, anche quando è stato al top nelle prime due annate, si è perso al momento dell’ultimo passaggio o della conclusione. Le sue migliori performance sono quelle che ha sfoderato nella prima fase del torneo 2023/2024. Poi, tornato dalla Coppa d’Africa, è calato vistosamente. Quale Banda si vedrà all’opera da agosto in poi?
N’Dri fa parte del Lecce da gennaio. Raramente è stato impiegato dall’inizio è spesso è subentrato per uno scorcio di gara. E’ velocissimo e sa lasciare sul posto l’avversario diretto, ma non ha mai inciso negli ultimi venti metri. Nel 2025/2026 dovrà chiarire quanto vale.
Dal mercato, inoltre, dovrebbe arrivare almeno un altro interprete del ruolo. Come già riferito, nel mirino ci sarebbe Alessio Zerbin, del Napoli.
La Gazzetta del Mezzogiorno