<p>Calciomercato Juve, nessuno è incedibile: Allegri tenta lo… scippo. Sogno Donnarumma</p> <br />

Sulla carta il reparto dei portieri è al completo ma Di Gregorio e Perin, con la giusta offerta, potrebbero lasciare Torino
TORINO - Incertezza, attesa e persino un po’ di apprensione. Questo il leitmotiv predominante delle ultime tre settimane bianconere, con il club ancora nel vivo di una vera e propria rifondazione strutturale, che pone le sue radici nell’addio di Giuntoli e nel conseguente insediamento del nuove direttore generale, Damien Comolli. Ma guai ad illudersi: anche in seguito all’arrivo della nuova coppia ds-capo scout (i due ruoli vacanti che il club sarà chiamato a coprire nelle prossime settimane) la Juventus continuerà a muoversi in una sorta di purgatorio calcistico, con un mercato estivo che si preannuncia ricco di cambiamenti.
Sì, perché persino il reparto portieri - fin qui tra le poche certezze del gruppo squadra di Tudor - potrebbe essere oggetto di un profondo restyling. A cominciare da Mattia Perin. Il portiere azzurro da anni è un punto di riferimento per lo spogliatoio. Un leader morale e tecnico, in prima linea per trasferire all’allenatore - o agli stessi dirigenti - i malumori della squadra, e che si è sempre fatto trovare pronto quando chiamato in causa. Eppure, dopo sei stagioni, la sua avventura in bianconero potrebbe essere arrivata ai titoli di coda.
La Juve - al netto del recente rinnovo di contratto fino a giugno del 2027 - infatti sembra intenzionata a fare marcia indietro, e a valutare eventuali offerte per Perin. Tra i club interessati, il Milan di Massimiliano Allegri che a breve potrebbe salutare Mike Maignan, in direzione Chelsea. Il club londinese, dopo il primo no dei rossoneri, ha presentato una nuova offerta di 15 milioni per il francese, che ha già comunicato al nuovo tecnico e alla dirigenza che gradirebbe trasferirsi in Premier League. Una proposta che il Milan sta valutando concretamente, visto la distanza per il rinnovo di contratto di Maignan, in scadenza il prossimo giugno. Se la trattativa dovesse andare in porto, il Milan a quel punto - visto il feeling con Max Allegri e il costo abbordabile del cartellino - potrebbe intensificare il pressing per Perin, per poi completare successivamente il reparto. Ma non è da escludere che possa essere proprio l’azzurro il portiere titolare del Milan. Per sostituirlo la Juventus andrebbe alla ricerca di un profilo giovane, ma di esperienza, che possa giocarsi le sue chances a stagione in corso con l’estremo difensore di riferimento.
Nemmeno Di Gregorio, infatti, può dirsi certo di un posto per la prossima stagione. La prima annata a Torino dell’ex Monza - per quanto positiva - non ha convinto appieno la dirigenza bianconera, che sembra intenzionata a valutare eventuali offerte per il classe 97 cresciuto nelle giovanili dell’Inter. Se in Italia - Roma a parte, che dovrà prima blindare Svilar - non si sono registrati movimenti significativi, Di Gregorio pare aver attirato l’interesse di alcuni club di Premier League. La Juve per il momento, visto l’imminente Mondiale per club in programma negli Stati Uniti, resta in attesa. Il sogno numero uno per la porta resta Gianluigi Donnarumma, fresco di vittoria in Champions League, e tuttora in trattativa con il Psg per il rinnovo di contratto. Una pista complicata, visto l’interesse per Gigio dei tanti top club europei (tra cui l’Inter), ma non per questo impossibile.
TORINO - Incertezza, attesa e persino un po’ di apprensione. Questo il leitmotiv predominante delle ultime tre settimane bianconere, con il club ancora nel vivo di una vera e propria rifondazione strutturale, che pone le sue radici nell’addio di Giuntoli e nel conseguente insediamento del nuove direttore generale, Damien Comolli. Ma guai ad illudersi: anche in seguito all’arrivo della nuova coppia ds-capo scout (i due ruoli vacanti che il club sarà chiamato a coprire nelle prossime settimane) la Juventus continuerà a muoversi in una sorta di purgatorio calcistico, con un mercato estivo che si preannuncia ricco di cambiamenti.
Sì, perché persino il reparto portieri - fin qui tra le poche certezze del gruppo squadra di Tudor - potrebbe essere oggetto di un profondo restyling. A cominciare da Mattia Perin. Il portiere azzurro da anni è un punto di riferimento per lo spogliatoio. Un leader morale e tecnico, in prima linea per trasferire all’allenatore - o agli stessi dirigenti - i malumori della squadra, e che si è sempre fatto trovare pronto quando chiamato in causa. Eppure, dopo sei stagioni, la sua avventura in bianconero potrebbe essere arrivata ai titoli di coda.
Tuttosport