<p>Gyokeres, la Juve studia l’affondo decisivo: incontri e chiamate per strappare il sì</p>

Intermediari al lavoro per convincere la punta svedese, ora alla ricerca di una nuova sfida: la prima alternativa è Retegui
Vietato accontentarsi. Se c’è un motto, una linea guida, una sorta di motivetto ispirazionale al quale - e con il quale - la nuova Juventus si sta rifacendo, eccolo qui: sognare in grande per poi tornare alla dimensione di un tempo. Perché sarà pure scattato il momento dei dati e delle analisi incrociate, però la parte più loquace e più concreta resta sempre il campo. E cos’è, che dice? Che Viktor Gyokeres, 27 anni, svedese, oggi allo Sporting Lisbona, è un attaccante fatto e finito. Potrebbe essere l’upgrade, il salto di qualità, e non un generatore di rimpianti, perché di averne ulteriori dopo aver visto i vecchi scarti sbocciare altrove no, nessuno ne ha davvero voglia. Dunque, Gyokeres. Con 54 gol fatti nel curriculum della scorsa stagione, con la Scarpa d’Oro sfumata sul rettilineo finale, dove Mbappé è andato più veloce e più volte in rete (però giusto un paio), e con un prezzo, a prescindere, comunque alto. Ma non superiore alla cifra messa da parte ai tempi di Giuntoli per l’operazione Osimhen, quindi nulla da inventarsi o tesori da ricavare altrove.
Serviranno almeno 70 milioni di euro, forse qualcosa in meno, in attesa di capire come si muoverà il mercato attorno al centravanti, richiesto ovunque e soprattutto in Inghilterra, con il Manchester United segnalato in fortissimo pressing e preoccupato adesso dalla fame di attaccanti dell’Al Hilal di Simone Inzaghi, a sua volta scottato dalle incertezze di Osimhen. Ci risiamo, insomma. Il classico valzer delle punte è pronto a rifarsi tormentone estivo, un pezzo mai fuori moda. Solo che stavolta potrebbe partire prima del previsto, complice la finestra di mercato con affaccio sul Mondiale, però anche il sacrosanto e diffuso timore di restare con un pugno di mosche mentre tutto intorno iniziano a completarsi le prime caselle. Come al gioco della sedia: qualcuno resterà inevitabilmente in piedi e sarà eliminato. L’importante diventa allora partecipare al ballo e tirare fuori il massimo, per questo la Juventus ha deciso di iscriversi alla corsa dello svedese: forse la più complicata, ma di sicuro la più intrigante.
Lo sta facendo con numerosi contatti, partiti la scorsa settimana con un incontro con gli agenti a Londra tramite intermediari, e poi nuove chiamate dirette nel weekend più recente. L’idea è monitorare costantemente la situazione prima di sferrare l’attacco decisivo, passando così all’offerta in grado di portare in pole i bianconeri. Non sarà immediato, tuttavia sarà veloce. Perché il giocatore non aspetterà proposte in eterno e perché la sensazione più diffusa è che poco sia tra le mani dello stesso Sporting, con il quale la punta ha un accordo verbale per liberarsi a una cifra tutto sommato contenuta rispetto all’exploit dell’ultima stagione. Sarà allora Gyokeres a scegliere la sua destinazione, e lo farà in base al pacchetto completo: economico, progettuale, ambizioni personali. La Juve ad oggi può offrirgli la numero nove di una squadra sì in rifondazione, però pronta a puntare presto al vertice, con il nome dello svedese simbolo di una nuova era. Interessante, no? Chissà se abbastanza. Se non lo sarà, si tornerà a danzare, ripiombando nel valzer più sfrenato alla ricerca di alternative.
Il secondo nome in lista resta quello di Retegui, finito nel mirino arabo e attenzionato pure dal Milan, nonostante resti in attesa di parlare con Juric. Poi c’è Lucca, per il quale l’Udinese parte da una base d’asta decisamente alta e monitora le attenzioni della Roma. David sembra invece sfumato (come Hojlund, più vicino all’Inter) e per questo si sta riproponendo in Inghilterra, dove l’Arsenal vuole chiudere quanto prima un grande colpo con Sesko, nome più volte chiacchierato in orbita Juventus. Chi rimane? Núñez (Liverpool) attratto dalle sirene della Saudi Pro League. Poi Gonçalo Ramos, proposto lo scorso gennaio a Giuntoli e comunque sul taccuino di Comolli, al quale spetterà la decisione finale su quale sedia poggiarsi prima che la musica finisca, che gli obiettivi se ne vadano, e che l’ultimo mercato diventi terreno fertile per i rimpianti.
Vietato accontentarsi. Se c’è un motto, una linea guida, una sorta di motivetto ispirazionale al quale - e con il quale - la nuova Juventus si sta rifacendo, eccolo qui: sognare in grande per poi tornare alla dimensione di un tempo. Perché sarà pure scattato il momento dei dati e delle analisi incrociate, però la parte più loquace e più concreta resta sempre il campo. E cos’è, che dice? Che Viktor Gyokeres, 27 anni, svedese, oggi allo Sporting Lisbona, è un attaccante fatto e finito. Potrebbe essere l’upgrade, il salto di qualità, e non un generatore di rimpianti, perché di averne ulteriori dopo aver visto i vecchi scarti sbocciare altrove no, nessuno ne ha davvero voglia. Dunque, Gyokeres. Con 54 gol fatti nel curriculum della scorsa stagione, con la Scarpa d’Oro sfumata sul rettilineo finale, dove Mbappé è andato più veloce e più volte in rete (però giusto un paio), e con un prezzo, a prescindere, comunque alto. Ma non superiore alla cifra messa da parte ai tempi di Giuntoli per l’operazione Osimhen, quindi nulla da inventarsi o tesori da ricavare altrove.
Serviranno almeno 70 milioni di euro, forse qualcosa in meno, in attesa di capire come si muoverà il mercato attorno al centravanti, richiesto ovunque e soprattutto in Inghilterra, con il Manchester United segnalato in fortissimo pressing e preoccupato adesso dalla fame di attaccanti dell’Al Hilal di Simone Inzaghi, a sua volta scottato dalle incertezze di Osimhen. Ci risiamo, insomma. Il classico valzer delle punte è pronto a rifarsi tormentone estivo, un pezzo mai fuori moda. Solo che stavolta potrebbe partire prima del previsto, complice la finestra di mercato con affaccio sul Mondiale, però anche il sacrosanto e diffuso timore di restare con un pugno di mosche mentre tutto intorno iniziano a completarsi le prime caselle. Come al gioco della sedia: qualcuno resterà inevitabilmente in piedi e sarà eliminato. L’importante diventa allora partecipare al ballo e tirare fuori il massimo, per questo la Juventus ha deciso di iscriversi alla corsa dello svedese: forse la più complicata, ma di sicuro la più intrigante.
Tuttosport