Sassuolo-Frosinone 0-1, sconfitta indolore

Reggio Emilia, 13 maggio 2025 – Quanto conta avere un obiettivo, nel calcio come nella vita? Tanto, tantissimo, e la vittoria del Frosinone sul Sassuolo di ieri sera a Reggio Emilia (0-1), un’ultima giornata che ultima e decisiva non doveva essere e invece lo è diventata per cause di forza maggiore, racconta esattamente la differenza che, al termine di una stagione, resta tra chi ha ancora qualcosa da dover raggiungere e chi no, perché il traguardo l’ha già raggiunto già da un mese. Poi avere un obiettivo non basta, e infatti il Frosinone non si è salvato e giocherà i playout contro la Salernitana, ma ieri sera ha ottenuto il massimo, come forse anche prevedibile.
Per intenderci: il Sassuolo non ha regalato nulla al Frosinone, e nel recupero è anche andato vicino al pareggio con Pierini (fondamentale Cerofolini), ma era una versione sbiadita della squadra che il campionato l’ha dominato. Piuttosto comprensibilmente, Fabio Grosso ha regalato la passerella a chi ha giocato meno (Alessandro Russo, Paz, Pieragnolo, il reaparecido Odenthal che non giocava da febbraio, Lipani, Volpato, Moro), e se la curva neroverde inneggiava all’ex Paolo Bianco, con motivazioni inevitabilmente a bassa intensità a rispetto a quelle dell’avversario, che in assoluto è poca cosa ma ha un obiettivo, va da sé che quanto è accaduto al Mapei abbia finito per avere senso in una cornice più ampia, quella appunto della lotta salvezza; una chiave di lettura semplificata, certo, ma piuttosto coerente.
E così, mentre sugli altri campi andavano in rete la Salernitana prima e il Brescia poi, a Reggio il ritmo della partita provava a darlo il Frosinone, che il gol lo avrebbe segnato già a metà del primo tempo (tiro di Partipilo deviato dalla traversa sulla riga con traiettoria a uscire, con Vorel lesto a ribattere in rete di testa), non fosse che l’arbitro Pezzuto ha annullato su suggerimento dell’assistente Biffi, confermato qualche decina di secondi dopo dal Var, ma si è trattato di un vantaggio solo rimandato, perché a 8’ dal riposo Paz ha toccato Anthony Oyono in area: rigorone o rigorino poca importava ai fini dell’esito, e così dagli undici metri Bohinen ha freddato Russo.
Con le squadre negli spogliatoi, la rete della Reggiana a Brescia ha dato ulteriore vigore alle speranze del Frosinone che, dopo avere rischiato nella ripresa sulle conclusioni di Lipani e Volpato, ha fallito poi con Vural (22’ st) il rigore in movimento che avrebbe chiuso la gara, che comunque, nonostante il brivido nel recupero, è finita così, con l’ultima annotazione dell’esordio tra i professionisti, tra i neroverdi, del 2005 Kevin Leone. A Reggio nulla si sbloccava, a Brescia sì: vittoria dei lombardi, ciociari ai playout.
TabellinoSASSUOLO-FROSINONE 0-1
SASSUOLO (4-3-3): Russo; Paz (1’ s.t. Missori), Lovato (1’ s.t. Muharemovic), Odenthal, Pieragnolo; Lipani, Ghon, Iannoni (1’ s.t. Verdi); Volpato (27’ s.t. Leone), Moro, Pierini. All. Grosso
FROSINONE (3-5-2): Cerofolini; Monterisi, Lucioni, Bettella (42’ s.t. Cittadini); J. Oyono (42’ s.t. Lusuardi), Vural, Bohinen, Kone, A. Oyono (25’ s.t. Bracaglia); Ambrosino (13’ s.t. Pecorino), Partipilo (13’ s.t. Kvernadze). All. Bianco
Reti: 38’ p.t. rig. Bohinen
Arbitro: Pezzuto di Lecce (Bitonti, Biffi, q.u. Frasynyak) Note: ammoniti Kone, Iannoni, J. Oyono, Monterisi. Spettatori 4.516, angoli 7-4, rec. 1’ e 4’
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