Ansia per l'esame orale di maturità? I 5 film che fanno bene alla mente

Immaginate di essere uno studente delle superiori che ha già sostenuto le due prove scritte e che l’indomani avrà il colloquio orale. Preoccupazione, ansia, adrenalina, chiamate con i propri compagni di classe per gli ultimi dubbi, notti insonni prenderanno sicuramente il sopravvento. Anche perché l’esame di maturità è spesso considerato il primo vero esame per molti studenti italiani, segnando la fine della scuola secondaria superiore e l'inizio di nuove opportunità, come l'università o il mondo del lavoro. È un momento significativo, un rito di passaggio che porta con sé sia ansia che aspettative.
Il 92,6% dei giovani è preoccupato quando pensa alla maturitàE non è un caso infatti che secondo un'indagine della piattaforma Maturansia, ben il 92,6% dei giovani si dichiara preoccupato quando pensa alla maturità. Ma il disagio non si limita agli esami di giugno, è la scuola in generale a rappresentare fonte di stress per un numero elevato di ragazzi. A rilevarlo è un recente sondaggio promosso dal movimento antibullismo “Mabasta“ e dalla startup “2Young2Fail“: per il 76,4% degli studenti la scuola è la causa principale di stress e ansia.
“La scuola sulla schermo”, il modo per tenere lo stress sotto controlloMa esiste un modo per gestire le emozioni e imparare a tenere lo stress sotto controllo? Una risposta affermativa e innovativa arriva da “La scuola sullo schermo“, piattaforma ideata nel 2025 da Virginio de Maio - scrittore ed esperto di cinema applicato all'evoluzione personale -, da Anna Maria Palma - professional counselor, coach di intelligenza emotiva, nonché scrittrice di numerosi libri e articoli - e da Giovanni Annunziata - imprenditore, formatore e coach nell'area del benessere.
Come funziona la piattaformaLa piattaforma raccoglie scene tratte da film come strumento educativo per aiutare i ragazzi a riconoscere e gestire le proprie emozioni, e sviluppare consapevolezza non solo durante gli esami, ma anche nei confronti delle sfide della vita adulta. L'intento è infatti quello di stimolare l'apprendimento degli alunni, ma anche promuoverne la crescita interiore.
Già adottata da centinaia di utenti, nasce con un preciso scopo sociale: avvicinare i docenti alle nuove generazioni attraverso il linguaggio del cinema, capace di attirare l'attenzione degli studenti e coinvolgerli anche emotivamente. Questo perché, ad oggi, la tradizionale lezione frontale risulta sempre meno efficace (anche a fronte delle innumerevoli fonti di distrazione dettate dalla tecnologia) e integrare la strategia didattica con video brevi porta l'insegnante a parlare la stessa lingua dei suoi studenti - si pensi ai brevi e accattivanti video sui social media - uniformando il linguaggio di comunicazione. Si costruisce così relazione più empatica, che permette anche di trattare quei temi delicati che spesso non si affrontano in aula, come l'autostima o l'intelligenza emozionale.
“Noi vogliamo considerare lo studente come una persona e non come un futuro ragioniere““'La scuola sullo schermo' nasce proprio per supportare i docenti a migliorare la loro forma di comunicazione, ma anche per aiutare gli alunni a riconoscersi in quegli esempi, in quelle scene, e lavorare quindi su quegli aspetti della vita che sono lontani dall'insegnamento scolastico come le competenze trasversali ed emozionali” - spiega Palma - “Il compito della scuola è formare degli individui, ma finora l'aspetto relazionale-emotivo è stato messo “dietro lo schermo“ e la sua gestione non è stata affrontata abbastanza. Noi vogliamo considerare lo studente come una persona, non come un futuro ragioniere. Lo strumento che abbiamo creato mette sullo schermo le tematiche che in aula non emergono - stress, gestione delle emozioni, autostima ecc. -, le fa emergere e porta così il gruppo a riflettere“.
Alle sue parole hanno fatto eco quelle di de Maio: “Dalla scuola primaria a quella secondaria di ogni grado, i docenti possono ora adottare dinamiche di insegnamento tramite il linguaggio coinvolgente del cinema, rendendo ogni lezione un'esperienza formativa stimolante. I benefici per chi insegna sono numerosi: tra tutti l'utilizzo di filmati brevi (2-3 minuti) cattura l'attenzione degli studenti e alleggerisce il docente“.
I 5 film per gestire l'ansia da esameMa vediamo allora quali sono i migliori 5 film che ogni docente dovrebbe proporre ai propri studenti per aiutarli a gestire l'ansia da esame e per fargli riscoprire fiducia e centratura interiore.
- Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (Harry Potter and the Prisoner of Azkaban, 2004)

La famosissima saga è interamente dedicata a esperienze ed emozioni vissute dai giovani maghi nella scuola di Hogwarts. In particolare, una scena de “Il prigioniero di Azkaban“ fa riferimento proprio alla sconfitta delle proprie paure – quando, grazie al professor Lupin, Harry scopre che a volte ridere di ciò che ci spaventa è il modo migliore per sgonfiare la paura. Si tratta della lezione del Molliccio, creatura che assume l'aspetto della propria più grande paura, ma che può essere neutralizzata con un incantesimo che la rende buffa – metafora potente su quanto l'ironia e la consapevolezza possano ridurre il potere di ciò che ci blocca. Una scena da vedere quando la paura prende il sopravvento, per ricordare che a volte basta cambiare prospettiva per riprendere il controllo.
- Notte prima degli esami (2006)
Una pellicola che racconta con leggerezza e sincerità una delle emozioni più condivise da studenti e insegnanti: la paura di non farcela, ricordando che quella paura è normale, umana, perfino necessaria per crescere. Ambientato nell'Italia degli anni '80, il film mescola risate, nostalgia, amicizie sincere e primi amori, mostrando come gli esami siano solo una delle tante prove che costellano il passaggio all'età adulta. Più che una storia sugli esami, è un invito a viverli come un rito collettivo, in cui ognuno si scopre fragile e forte allo stesso tempo. Ideale per ricordare che, anche se la maturità sembra il momento più importante della vita, è solo l'inizio di un viaggio molto più grande.
- Noi siamo infinito (The Perks of Being a Wallflower, 2012)

Questo film è un invito al superamento delle paure interiori, soprattutto quelle che paralizzano nei momenti decisivi. Pur non parlando direttamente di esami, riesce ad agire sull'inconscio degli studenti, trasmettendo l'idea che ciò che siamo è più importante di quanto temiamo di non essere. Il protagonista attraversa un percorso di apertura e riconciliazione, che può ispirare chi si sente sopraffatto dall'ansia di “non essere all’altezza“. E' perfetto da guardare durante gli esami per stimolare riflessioni sul valore personale oltre la prestazione.
- Eighth Grade – Terza media (2018)
Una narrazione perfetta per entrare in risonanza con la sensazione di “non essere pronti”. Il film racconta l’imbarazzo, le aspettative, il confronto e il desiderio di farcela – proprio le emozioni che esplodono nei giorni precedenti agli esami. È una pellicola che non dà soluzioni, ma agisce per rispecchiamento: chi guarda si sente meno solo, meno inadeguato, meno “sbagliato”. Questo abbassa i livelli di ansia e permette di respirare: va bene anche così come sei.
- Abbandonata dal destino (Homeless to Harvard, 2003)

Una storia vera che lavora sull'inconscio con forza straordinaria. Lo stress da maturità può sembrare insormontabile, ma vedere la determinazione di chi ha superato ostacoli enormi aiuta a ridimensionare la pressione. Questo film agisce come una “trasfusione“ di coraggio, ispirazione e senso di scopo. E' ideale se ci sente demotivati o spaventati, perché mostra che la scuola può essere uno strumento di riscatto e non solo di valutazione.
Il cinema come palestra interioreConclude Annunziata: “Il cinema non è solo uno strumento educativo, ma anche una vera e propria palestra interiore: attraverso l'identificazione con i personaggi, i ragazzi possono esplorare emozioni profonde, riconoscere i propri blocchi e trovare nuove risorse dentro di sé. E' un'occasione per attivare riflessioni che vanno oltre la lezione, e che possono fare davvero la differenza nei momenti di crisi, come quelli vissuti durante l'adolescenza o alla vigilia della maturità“.
Luce