Brt a Bari, ecco la mappa dei nuovi parcheggi: si inizia da Carrassi e S.Pasquale

bari Il Brt, ma non solo. Tante sono le opere destinate a cambiare il volto della città. Basti pensare alla pedonalizzazione di piazza Moro già in corso o a quella imminente su via Manzoni. Alla riqualificazione di piazza Umberto o agli interventi previsti su via Argiro o su via Amendola. Opere ad ampio raggio che hanno esponenzialmente innalzato il livello di attenzione sul tema parcheggi, già ampiamente avvertito nel capoluogo, «saturo» da questo punto di vista in più zone. Non a caso, garage, box auto e, in generale, l’affitto o la vendita di posti a pagamento, si sta tramutando nel business di presente e immediato futuro: le poche opportunità disponibili stanno raggiungendo prezzi esorbitanti.
IL «DOPPIO STUDIO» L’amministrazione comunale è consapevole di una criticità inevitabilmente destinata a diventare più stringente: le grandi opere, infatti, comporteranno la perdita di circa 2.500 posti auto in città. Per tale ragione, lo scorso dicembre l’assessore alla Cura del Territorio, Domenico Scaramuzzi, ha commissionato due studi sulla tematica. Il primo è l’autentico nuovo piano parcheggi previsto per Bari: avrà una base di realizzazione più lunga e contemplerà soluzioni innovative pensate per utenza e residenza. Potrebbero essere nuovamente contemplati parcheggi interrati, multipiano, con interventi potenzialmente di rilievo. Un progetto che si pone l’obiettivo di essere risolutivo, ma non potrà avere tempi di realizzazione brevi.
Il secondo studio, invece, riguarda un piano sosta mirato per zone e sottozone in ogni quartiere, con soluzioni immediatamente eseguibili. Il quadro definitivo dovrebbe essere definito dai progettisti entro fine 2025, ma molte idee vedranno la luce prima, proprio andando a braccetto con i lavori previsti per il Brt. In questo caso, dunque, la finalità è intervenire tempestivamente per recuperare almeno la gran parte degli stalli che si perderanno andando a compensare in aree adiacenti ai posti auto sacrificati.
FARI SUL MUNICIPIO 2 Non è un mistero che i quartieri inseriti nel Municipio 2 siano oggi i più «agitati» dall’arrivo del Brt, ovvero il «Bus Rapid Transit» che muterà del tutto il volto del trasporto pubblico cittadino, con le quattro linee che collegheranno la città secondo modalità sostenibili, «green» e del tutto elettriche. Il percorso lilla, in particolare, comporterà il sacrificio di posti auto in strade oggi ad alta densità sia di residenza, sia di esercizi commerciali che rappresentano un assoluto riferimento soprattutto per Carrassi e San Pasquale: basti pensare a quanti stalli saranno destinati al passaggio del mezzo in corso Benedetto Croce o via Papa Giovanni XXIII o, ancora, in via Don Luigi Sturzo.
Ebbene, i progettisti incaricati dal Comune si stanno concentrando proprio in tali aree per reperire soluzioni attuabili già entro l’autunno, ragionando su microzone che abbiano soluzioni di sosta nell’arco massimo di 300 metri, in modo da consentire a residenti o esercenti che dovessero perdere il posto «sotto casa» di recuperarlo con minimi spostamenti. Su ogni isolato, dunque, si cercherà una soluzione alternativa nelle immediate vicinanze. Le aree inutilizzate rappresentano il primo focus: ne sono già state individuate in via Di Vittorio, nell’intersezione tra via Giovanni XXIII e via Concilio Vaticano, nonché in via Giuseppe Solarino. Qui, in particolare, il Comune si sta adoperando per una vasta area da espropriare nel lungo termine, ma da mettere fin dall’immediato a disposizione per parcheggi. Allo stesso modo, è in corso un dialogo con Amtab per liberare e rendere fruibili gli ultimi due piani del Polipark in viale Orazio Flacco. Proprio in tale strada, inoltre, scomparirà la corsia preferenziale riservata agli autobus, liberando un intero lato della carreggiata per i posti auto. Altra microzona sensibile sarà via Giulio Petroni: attualmente, negli ultimi tratti della strada (sia nella direzione di via Sabotino, sia verso Carbonara) non è prevista la sosta che, invece, sarà prevista con la creazione di nuovi stalli. Infine, su Largo Nitti si dovrebbe passara alla modalità di parcheggio a spina di pesce.
Un piano complessivo, quindi, che dovrebbe portare al recupero di varie centinaia di parcheggi nell’arco di un chilometro quadrato. Il prossimo step dovrebbe prevedere un’illustrazione dettagliata del programma alla cittadinanza, quartiere per quartiere: Carrassi e San Pasquale, dato l’avanzamento delle soluzioni studiate, potrebbero essere tra i primi ad essere coinvolti.
La Gazzetta del Mezzogiorno