Capirossi: "Ducati prima candidata per il titolo, Pecco e Marc saranno rivali"
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Ventidue anni nel Motomondiale e l’esperienza di chi sa di avere davanti a sé uno dei campionati potenzialmente più appassionanti degli ultimi anni. L’ex pilota Loris Capirossi racconta il 2025 delle due ruote a pochi giorni dall’inizio della stagione in Thailandia, dove la nuova coppia d’oro della Ducati promette divertimento e grande rivalità.
Loris, mancano pochi giorni all’inizio della stagione. Che campionato si aspetta?
"Sinceramente mi aspetto uno dei Mondiali più interessanti degli ultimi anni. La Ducati sarà la candidata numero uno per la vittoria del titolo e lo farà con una coppia d’eccezione, due piloti fortissimi come Pecco Bagnaia e Marc Marquez, e anche il tema della gestione all’interno del team di due campioni come loro sarà interessante".
Ducati ha fatto bene a scegliere di affiancare Marquez a Bagnaia?
"Secondo me hanno fatto senza dubbio la scelta giusta, non potevano farsi scappare un pilota come Marquez. È una decisione coraggiosa, ma il talento di Marc è indiscutibile e non può essere ignorato".
Quanto è complesso gestire gli equilibri di un team come Ducati quest’anno?
"Prima dell’inizio della stagione, tra i due ha funzionato tutto molto bene. Il fatto che, con loro, gli sviluppi possano andare in un’unica direzione, perché danno feedback uguali, è sicuramente positivo, ma durante l’anno l’equilibrio tra loro sarà tutta un’altra cosa. Io ho corso per tanti anni nel Mondiale e so benissimo che il tuo primo rivale è sempre il tuo compagno di squadra".
Qualche altra squadra sarà in grado di impensierire un po’ il team italiano nel 2025?
"Ho visto molto bene l’Aprilia. Peccato per Jorge Martin che si è fatto subito male nei test e che salterà il primo GP dell’anno, ma con Marco Bezzecchi le cose sono andate bene e lui ha avuto la possibilità di lavorare sulla moto e sullo sviluppo. Secondo me, in generale, Aprilia potrebbe rivelarsi interessante".
Ci sono tante aspettative su Pedro Acosta, come lo vede?
"Lui è uno di quelli che fanno la differenza. Lo scorso anno ha commesso un po’ di errori per irruenza, ma se la KTM si mette un po’ in riga lui la porterà in alto".
Sarà un calendario decisamente impegnativo a livello di spostamenti e di numero di gare. Si è arrivati al limite massimo?
"È un calendario molto complesso soprattutto perché si va sempre fuori dall’Europa e questo cambia gli spostamenti. Poi, con il fatto che ci sono anche le sprint race, per i piloti il campionato è più impegnativo sul piano fisico rispetto al passato. Dall’altro lato, però, i piloti sanno che queste scelte fanno crescere interesse e danno visibilità al loro sport e non ho sentito troppe lamentele da parte loro".
La Gazzetta dello Sport