Case popolari, accordo quadro da 1,5 milioni di euro per il riatto degli alloggi

G.F.P. 24 luglio 2025 07:00
La Giunta Comunale di Padova ha approvato un accordo quadro per il riatto degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, suddiviso in due lotti da 750.000 euro l’uno.
La delibera parte dalla necessità di poter procedere in maniera efficiente e strutturale alla ristrutturazione di alloggi di proprietà del Comune attualmente liberi, al fine di poterli poi assegnare ai nuclei familiari presenti nelle graduatorie Erp e si riferisce in particolare a opere edili, di falegnameria, impiantistiche.
Si tratta di una delibera importante perché cambia il modo di procedere con questo tipo di interventi. Anziché procedere come in passato, dove per ogni singolo riatto era necessario fare un progetto, un bando di gara e la relativa complessa procedura amministrativa, viene definito un accordo quadro di complessivi 1,5 milioni di euro, suddiviso in due lotti da 750.000 euro, ognuno dei quali prevede un finanziamento di 250.000 euro per l’anno 2025 e una previsione di pari importo per gli anni 2026 e 2027. Chi si aggiudicherà gli appalti dovrà quindi procedere non con singoli lavori bensì con un piano corposo che riguarda più alloggi, indicati nell’appalto seppur in maniera indicativa, e dovrà occuparsi di interventi quali opere di pittura e intonacatura, opere di pavimentazione o falegnameria, opere edili e impiantistiche.
Le opere da realizzare nell’accordo quadro vengono definite in linea generale dal momento che dipenderanno dalle necessità e dai bisogni dell’amministrazione sulla base delle graduatorie Erp e delle priorità di intervento, ovvero quale tipologia di alloggio è più urgente in base alle caratteristiche di chi ha diritto ad abitarlo.
L’assessora alle politiche abitative Francesca Benciolini spiega: «Queste delibere aprono ad una stagione che permette di procedere in maniera più veloce ed efficiente ai lavori necessari per poter garantire un numero sempre maggiore di alloggi Erp, correlato ai bisogni dei nuclei familiari presenti in graduatoria. Sono molto soddisfatta di questo risultato, innanzitutto perché si tratta di fondi strutturali, su un arco temporale di tre anni, ed è una modalità nuova che permette di procedere in modo più opportuno rispetto a quella che è la situazione attuale. Si tratta inoltre di un lavoro che arriva a valle di una precisa mappatura di tutto il nostro patrimonio che ci ha permesso di conoscere le necessità e le caratteristiche di ogni singolo appartamento, finalizzato allo “sfitto zero” del nostro patrimonio, per rispondere ad un bisogno sempre più urgente. Un risultato che raccoglie 8 anni di lavori in cui il tema dell’abitare è al centro della nostra azione amministrativa che si aggiunge al lavoro sulle ristrutturazioni più importanti, come ad esempio via Stella, via Ceron, via Armistizio, via Rovereto, che necessitano di fondi dedicati, e il quotidiano lavoro sulle manutenzioni portato avanti da Aps Holding».
Padovaoggi