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Catturata la tartaruga azzannatrice. Scatta la denuncia dei Forestali

Catturata la tartaruga azzannatrice. Scatta la denuncia dei Forestali

Eccola la tartaruga azzannatrice che si aggirava nella zona di Rinaldi. Un esemplare col carapace dal diametro superiore ai 40 centimetri, che nei giorni scorsi era stato filmato da una ragazza che stava facendo jogging in zona. La tartaruga, un esemplare di Chelydra serpentina, è una specie aliena nel nostro territorio, è pericolosa per la fauna e per i pesci della zona, ed è aggressiva tanto da poter attaccare anche l’uomo.

A catturarla è stato un cittadino che vive nella zona, il quale ha immediatamente avvertito i carabinieri forestali di Firenze, che sono arrivati a Scandicci insieme a personale del nucleo Cites. La tartaruga azzannatrice è una specie per la quale sono illegali commercio, importazione e detenzione. A maggio scorso ne era stata catturata un’altra sempre da parte dei forestali nella zona di Empoli. Con tutta probabilità, la tartaruga in questione era stata acquistata da qualcuno che, di fronte alla crescita eccessiva e all’aggressività dell’animale deve aver deciso di disfarsene. Per questo i carabinieri forestali hanno inviato alla procura una denuncia contro ignoti per i reati di abbandono di animali, di detenzione di esemplari di specie protette senza la prescritta documentazione e per detenzione di esemplare considerato pericoloso per la salute, la pubblica incolumità e la biodiversità.

Nello stesso giorno, però all’Isolotto, i carabinieri hanno denunciato anche un cittadino che aveva in giardino sei tartarughe di terra della specie più comune nel nostro territorio. Mentre gli esemplari di tartaruga azzannatrice non possono essere detenuti in alcun modo; per le testuggini terrestri autoctone la detenzione non è più regolarizzabile a far data dal 1995: si tratta di esemplari che non possono essere assolutamente prelevate dall’ambiente naturale e, qualora vengano rinvenute in ambiente urbano, vanno ricollocate in natura, anche in zona periurbana rurale lontana da vie trafficate. Altro discorso si deve fare per gli esemplari allevati per la vendita, il cui commercio e detenzione è consentito con l’apposita certificazione di provenienza.

I carabinieri forestali ricordano anche che è vietata la detenzione delle tartarughe acquatiche (note per la striscia rossa sulla testa), in passato in vendita o come premio nei luna park. Anche questa specie non può essere più detenuta, allevata, posta in condizione di riprodursi. Le ‘azzannatrici’ non appartengono al nostro ecosistema e possono fare male, attaccare anche pesci grandi e volatili di taglia media come gli anatidi. Sono principalmente carnivore, e il morso ha forza sufficiente a frantumare le ossa e tagliare attraverso la carne con facilità. Il morso è molto potente, tanto da poter staccare di netto una falange umana.

Fabrizio Morviducci

La  Nazione

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