Chi è Federico Monzino: il rampollo di Standa e Cranchi Yacht, coinvolto nel caso di Raoul Bova, Martina Ceretti, Corona

Aperte un'inchiesta
L'imprenditore milanese 29enne, pr dei vip, smentisce di essere indagato. "Semplicemente persona informata sui fatti". Il gossip delle chat e degli audio privati dell'attore diventa un caso giudiziario, l'inchiesta per tentata estorsione

Aperta un’inchiesta per tentata estorsione per la vicenda di audio e chat rubate all’attore Raoul Bova. E l’indagato secondo alcuni media sarebbe Federico Monzino, 29enne imprenditore milanese amico di Martina Ceretti, la modella e influencer che secondo il gossip sarebbe stata destinataria dei messaggi dell’attore in conversazioni private che sono ormai diventate di pubblico dominio, virali sui social e oggetto di meme. Monzino però smentisce di essere indagato ma “semplicemente persona informata sui fatti”.
Poco tempo fa era stata diffusa la notizia della fine della relazione di Bova con la showgirl spagnola Rocío Muñoz Morales, la coppia ha avuto due figlie: Luna e Alma. La notizia è esplosa con la pubblicazione nel podcast di Fabrizio Corona, Falsissimo. Monzino, come scrive l’ANSA, è considerato una sorta di pr noto negli ambienti vip del capoluogo lombardo, fa parte di un’importante famiglia di imprenditori milanesi.
Monzino sarebbe amico di Ceretti. Lui fa parte del consiglio di amministrazione del Cranchi Yacht. La famiglia ha fondato il colosso Standa ai primi del Novecento e il Centro Cardiologico Monzino. Lei ha 23 anni, originaria di Roma, a Milano per lavoro, laureata in Filosofia, modella. Avrebbe disattivato alcuni suoi canali social. Al momento sono ancora molto vaghi i contorni dell’inchiesta. Secondo quanto ricostruito al momento, qualche settimana fa sarebbe arrivato un messaggio da un mittente anonimo sul cellulare di Bova in cui si faceva riferimento alle conversazioni con l’influencer modella e alla possibilità della loro diffusione.
L’attore non aveva risposto, le chat erano state divulgate nel podcast di Corona. La procura ha aperto un’inchiesta e ha affidato le indagini alla polizia postale coordinate dal pm Eliana Dolce. “Prendo le distanze dalla ricostruzione sui fatti accaduti nella vicenda ‘Raoul Bova/Martina Ceretti’. Prendo le distanze dalla sua accusa nei miei confronti di una presunta estorsione. Ci tengo anche a precisare che non sono indagato, ma semplicemente come Corona e Martina sono una persona informata sui fatti. Ho già informato i miei legali di quanto pubblicato dal medesimo e dai giornali”.
L’avvocato dell’attore, David Leggi, ha dichiarato che Bova e Munoz Morales non hanno mai contratto matrimonio e sono separati di fatto da tempo, si alternano nella cura delle figlie. Al Corriere della Sera, l’avvocato dell’attrice ha smentito il collega dicendo che la showgirl spagnola ha appreso come tutti gli altri dai media della vicenda che ha coinvolto il suo ex compagno.
A Repubblica, Guido Scorza, membro del collegio del Garante della privacy, ha spiegato che in caso di reclamo del danno da parte della vittima si può arrivare a maxi sanzioni. “Nel caso di un illecito il Garante può applicare una sanzione pecuniaria, che in un caso come questo corrisponderà o al 2-4 per cento del fatturato annuo, o a un ammontare fino a 10-20 milioni (mentre nel caso di privati, la sanzione è commisurata al fatturato dichiarato)”.
l'Unità