Elena Linari e la fascia rainbow agli Europei. Sui temi Lgbtqia+ il calcio femminile è avanti anni luce

Elena Linari, agli Europei di calcio femminile ospitati dalla Svizzera fino al 27 luglio, ha indossato la fascia arcobaleno per i diritti LGBTQIA+. È la terza capitana azzurra a farlo nella storia, dopo Sara Gama e Cristiana Girelli. La calciatrice l’ha indossata nella terza partita degli Europei femminili di calcio in Svizzera, nella partita contro la Spagna. “Penso che sia una forma di rispetto e apertura per tutto quel che potrà avvenire in futuro”, ha spiegato la calciatrice della Roma, che con la Nazionale è riuscita a conquistare una storica semifinale nel torneo.

Elena Linari si è anche laureata in Scienze motorie all’Università San Raffaele di Roma, due giorni prima di disputare il match dei quarti di finale fra Italia e Norvegia, discutendo nella camera dell’hotel che la ospitava la sua tesi, dal titolo “Calcio, capacità cognitive e il duello 1 vs 1”. Una tesi che tocca da vicino i temi, le tensioni, il coinvolgimento psicofisico necessario per “marcare” l’avversario. Ma questa è un’altra storia…
Le fasce arcobaleno nel calcioL’affacciarsi della fascia arcobaleno nei tornei di calcio non è stato facile, né indolore. Negli ultimi mondiali di calcio, la Fifa aveva vietato l’utilizzo delle fasce rainbow per i capitani delle squadre che volevano contestare l’omobitransfobia in Qatar. In Svizzera, invece, l’Uefa non ha posto veti alle calciatrici che stanno prendendo parte agli Europei di calcio femminile. Sono oltre 70 (su un totale di 368) le giocatrici dichiaratamente LGBTQIA+ che sono scese in campo nell’ultima settimana, sei delle quali italiane. La svizzera Lia Walti e la norvegese Ada Hegerberg hanno scelto di debuttare agli Europei 2025 con la fascia arcobaleno al braccio, così come la capitana della Germania Giulia Gwinn contro la Polonia e la capitana dell’Inghilterra Leah Williamson contro la Francia. Anche nel 2022, ai precedenti Europei di calcio femminile, molte capitane indossarono la fascia. La capitana dell’Inghilterra Leah Williamson, poi in trionfo nella finale contro la Germania, la portò per l’intera edizione, così come le capitane di Irlanda del Nord e Svezia. I Paesi Bassi utilizzarono invece la fascia “OneLove“.
Fu proprio quest’ultima fascia a scatenare polemiche, a fine 2022, quando otto federazioni nazionali europee annunciarono l’intenzione di volerla utilizzare durante la Coppa del Mondo FIFA maschile che si sarebbe tenuta in Qatar, dove l’omosessualità è considerata illegale.
Quelli che la vietanoMa alla vigilia del torneo venne comunicato il divieto da parte della FIFA, con minacce di sanzioni se avessero ignorato l’obbligo. Anche agli Europei maschili di calcio della scorsa estate non si è vista alcuna fascia arcobaleno, mentre negli ultimi mesi ci sono state singole proteste da parte di alcuni calciatori che si sono rifiutati di indossarle, sia in Francia che nel Regno Unito, con annesse sanzioni da parte di club e federazioni. Agli ultimi mondiali di calcio femminile, invece, le calciatrici aggirarono il divieto Pride FIFA pittandosi di rainbow sia le unghie che i capelli. L’impegno di Linari per i diritti umani e in particolare per quelli LGBTQIA+ non è né occasionale né estemporaneo. Già lo scorso ottobre figurava tra le 130 firmatarie da 27 paesi per la protesta contro l’accordo di sponsorizzazione tra la FIFA e Aramco, gigante saudita degli idrocarburi accusato dall’Onu di violazione dei diritti umani.
Luce