Elon Musk pubblica i test antidroga su X, la risposta al New York Times

Elon Musk ha fatto quello che probabilmente nessun CEO miliardario aveva mai fatto… Ha pubblicato i risultati dei suoi test antidroga su X. Un documento dell’11 giugno, mostra esiti negativi per oppiacei, ketamina, ecstasy e altre sostanze. Il tutto accompagnato da un laconico “lol“. In perfetto stile Musk, verrebbe da dire.
Elon Musk risponde alle accuse del New York Timeslol pic.twitter.com/pMe3YfXFxS
— Elon Musk (@elonmusk) June 17, 2025
Dietro questo gesto c’è una battaglia mediatica che va avanti da mesi. Il 30 maggio il New York Times aveva pubblicato un’inchiesta esplosiva, sostenendo che durante la campagna presidenziale di Trump, Musk avrebbe aumentato significativamente l’uso di droghe, in particolare ketamina.
L’articolo non si limitava a questo. Parlava di ecstasy, funghi allucinogeni e un portapillole quotidiano con quasi venti compresse, incluso Adderall, un potente stimolante per l’ADHD. Il giornale accusava inoltre SpaceX di avere un trattamento di favore per il suo CEO, avvisandolo in anticipo dei controlli antidroga obbligatori per i dipendenti che lavorano con il governo.
In passato anche altri hanno sospettato che Musk facesse uso di droghe. L’anno scorso il Wall Street Journal aveva riportato un uso regolare di LSD, ecstasy, cocaina, ketamina e funghi psilocibin. Sostanze che avrebbero preoccupato alcuni dirigenti delle aziende di Musk.
Il miliardario ha sempre negato tutto, definendo le accuse “fake news“. Ha ammesso solo di aver provato la ketamina in un contesto terapeutico, ma ha sempre respinto il resto delle accuse come bugie.
Il New York Times non cedeLa pubblicazione dei test su X non convince il New York Times. Il quotidiano ha mantenuto la sua posizione, sottolineando che le tracce di droghe nelle urine scompaiono nel giro di pochi giorni. In sostanza, un test dell’11 giugno non proverebbe nulla su eventuali consumi durante la campagna presidenziale.
“Elon Musk continua ad arrabbiarsi perché non gli piacciono i nostri articoli”, ha risposto il NYT su X. “Niente di quello che ha detto o presentato dalla pubblicazione del nostro articolo contraddice quello che abbiamo scoperto. Manteniamo la nostra posizione giornalistica.”
Musk usa la sua piattaforma per difendersi direttamente, senza filtri o intermediari. Un approccio che può essere efficace ma anche rischioso. Da un lato, mostra trasparenza. Ma perché pubblicare un test di giugno per rispondere ad accuse su eventi di mesi prima?
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