Ergastolo a Taulant Malaj, il verdetto del Tribunale di Foggia. Uccise la figlia 16enne e un vicino di casa

Massimo della pena per Taulant Malaj, il panettiere albanese che due anni fa uccise la figlia Jessica, 16 anni, e il vicino di casa, Massimo De Santis, accusato senza alcun fondamento di intrattenere una relazione con Tefta Malaj, moglie dell’imputato. La Corte d’Assise di Foggia ha inflitto l’ergastolo con isolamento diurno di un anno e sei mesi, oltre alla misura di sicurezza della libertà vigilata pari a tre anni.
L’uomo, 47enne, era accusato di duplice omicidio volontario e tentato omicidio pluriaggravati compiuti a Torremaggiore il 7 maggio del 2023. Malaj uccise a coltellate la figlia e il vicino. La giovane morì mentre tentava di difendere la madre, quest’ultima rimasta ferita, dalla furia del padre. Un fatto di sangue avvenuto dinanzi agli occhi dell’altro figlio della coppia che all’epoca aveva 5 anni.
Il processo cominciò il 22 marzo 2024 dinanzi alla Corte d’Assise del tribunale foggiano dove nei giorni scorsi la procura aveva chiesto proprio l’ergastolo per l’imputato con isolamento diurno di un anno e 6 mesi.
L’avvocato Roberto De Rossi che ha assistito Tefta Malaj, la donna nel frattempo ha cambiato cognome, non ha mai ritenuto “credibile la tesi, avanzata dalla difesa, di un vizio di mente dell’imputato riconducibile ad un disturbo del sonno. I comportamenti posti in essere immediatamente dopo l’omicidio evidenziarono la presenza di capacità cognitive e di discernimento, avvalorate durante il dibattimento dalla testimonianza dello psichiatra forense, Luigi Esposto che visitò l’imputato in carcere escludendo la presenza di patologie psichiatriche”. Il verdetto di oggi ha confermato in toto l’impianto accusatorio.
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