Il Foggia verso la sentenza sul rischio penalizzazione: la difesa invoca l’inchiesta antimafia

Il Calcio Foggia 1920 vive ore di grande apprensione in attesa della decisione del Tribunale Federale Nazionale, che giovedì prossimo – dopo due rinvii – sarà chiamato ad esprimersi sulla possibile penalizzazione per i mancati pagamenti di stipendi e contributi erariali relativi allo scorso 16 aprile. Una decisione che potrebbe costare ai rossoneri da 4 a 8 punti nella prossima stagione.
Come riportato da Telesveva, la società aveva saldato gli importi dovuti solo qualche settimana dopo la scadenza, a ridosso dell’emersione di una delicata indagine condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia, che svelò intimidazioni a sfondo mafioso ai danni dei vertici del club. È proprio questo il fulcro della linea difensiva adottata dalla società: un contesto in cui – secondo i legali del Foggia – non era possibile operare con serenità, né tantomeno giustificare pubblicamente i ritardi nei versamenti.
Chionna: “La società era costretta al silenzio”A chiarire la posizione del club è Vincenzo Vito Chionna, amministratore giudiziario del Foggia: “L’intimidazione mafiosa portava a dover cedere una società nella quale non c’era più interesse a pagare. In quei quattro mesi in cui non si è potuto adempiere, il Foggia non poteva dire pubblicamente il perché. Il presidente Canonico, avendo denunciato, era vincolato al segreto istruttorio di una indagine penale in corso”, ha spiegato.
Una situazione anomala che, secondo la difesa, dovrebbe condurre all’annullamento della penalizzazione, proprio in virtù delle circostanze straordinarie che hanno investito il club. Ma resta da vedere se il Tribunale federale terrà conto di questi elementi o se opterà per una sanzione formale, come da regolamento.
Squadra in costruzione, mercato bloccatoSul campo, intanto, la squadra guidata da Delio Rossi è ancora un cantiere aperto. A Trinitapoli si è radunato un gruppo ridotto all’osso, con appena 13 giocatori a disposizione, molti dei quali provenienti dal vivaio. Il mercato stenta a decollare, anche a causa della situazione di incertezza legata alla penalizzazione, che sta frenando le trattative. Il direttore sportivo Musa continua a incassare rifiuti e cerca di sbloccare qualche colpo nelle prossime ore.
Ma il vero punto di svolta sarà giovedì, quando si capirà se il Foggia partirà in campionato con un handicap pesante o se potrà voltare definitivamente pagina dopo mesi di tensioni, denunce e instabilità societaria.
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