Il sogno di Bebe: "Un film sullo sport paralimpico"

18 lug 2025

È il simbolo della determinazione, dell’energia e della resilienza: ieri Bebe Vio Grandis ha aperto la 55ª edizione del Giffoni...
È il simbolo della determinazione, dell’energia e della resilienza: ieri Bebe Vio Grandis ha aperto la 55ª edizione del Giffoni Film Festival, accolta dall’entusiasmo dei Giffoners. La pluricampionessa paralimpica, ambasciatrice dello sport e dell’inclusione, ha scelto Giffoni per raccontare la sua straordinaria storia e condividere, attraverso aneddoti, i momenti più significativi della sua vita. Durante l’incontro, Bebe ha raccontato la sua infanzia, parlando della sua passione precoce per la scherma. Con il suo consueto sorriso, ha ricordato il momento in cui ha affrontato la malattia che l’ha portata all’amputazione di tutti e quattro gli arti.
Nonostante le difficoltà, ha raccontato con ironia alcuni episodi vissuti in ospedale, come quando guardava continuamente la serie tv I Cesaroni: "Li ho guardati a ripetizione, per tutti i giorni in cui stavo in ospedale", ha detto. Domani alcuni membri del cast della serie, capitanati da Claudio Amendola, saranno presenti al Giffoni Film Festival per presentare I Cesaroni - il ritorno, la nuova attesissima serie tv prodotta da Verdiana Bixio di Publispei.
Uno dei momenti più intensi è stato quando Bebe ha commentato il tema di Giffoni di quest’anno “Becoming Human/Essere Umani“: "Credo nell’umanità – ha detto la campionessa – e soprattutto nei giovani che non smettono mai di sognare". E a proposito di sogni: "Un film su di me? No, mi piacerebbe molto di più un film sullo sport paralimpico, ma fatto ‘all’italiana’, con quella leggerezza intelligente che abbiamo nel nostro cinema. Il sogno sarebbe Checco Zalone".
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