Manfredonia, il caso dell’ex ds Scuotto agita il club: “Senza stipendio e senza risposte”

Un silenzio che pesa, una situazione paradossale che coinvolge uno dei volti dirigenziali più attivi della scorsa stagione del Manfredonia Calcio. Livio Scuotto, ex direttore sportivo del club, risulta ancora formalmente sotto contratto, ma a oggi non percepisce lo stipendio e non ha ricevuto alcuna risposta ufficiale dalla società. A portare alla luce la vicenda è stato il sito seried24.com, che ha raccolto le parole dell’avvocato Juri Calabrese, legale del dirigente sportivo.
“Siamo in una situazione di difficoltà sulle spettanze dovute al direttore Scuotto” ha spiegato il legale, che ha anche sottolineato l’assenza di strumenti specifici per tutelare figure come quella del DS nel mondo dilettantistico. “Non possiamo rivolgerci agli organi federali – ha dichiarato Calabrese – perché non è ancora esistente un consiglio arbitrale, un collegio arbitrale”. Il risultato è una sorta di vuoto normativo che obbliga i tesserati a ricorrere alla giustizia ordinaria, con tempi lunghissimi.
Contratto in essere, ma nessun compensoNonostante il Manfredonia si sia regolarmente iscritto al prossimo campionato di Serie D, il caso Scuotto resta sospeso. L’ex direttore sportivo – che nella passata stagione aveva contribuito in modo determinante alla salvezza del club, operando con risorse limitate e portando in rosa diversi giocatori di valore – è bloccato da un contratto ancora valido, ma non riceve stipendio né chiarimenti.
“Lui non può lavorare per altri – ha aggiunto l’avvocato Calabrese – perché ha un contratto con il Manfredonia, ma allo stesso tempo non viene pagato”. L’unica strada percorribile, a questo punto, è quella del ricorso al tribunale civile: un decreto ingiuntivo, con la possibilità di opposizione da parte del club e poi un eventuale giudizio ordinario, con i relativi tempi tecnici.
Un caso emblematico della fragilità contrattuale nei dilettantiSecondo quanto riportato da Calabrese, il primo atto ufficiale di messa in mora nei confronti della società risale al mese di febbraio. Da allora, nessuna risposta. Il caso evidenzia un nodo strutturale: i dirigenti sportivi nei dilettanti non godono di alcuna tutela specifica, e in mancanza di organi arbitrali efficaci si trovano a dover affrontare battaglie legali lunghe e onerose per far valere i propri diritti.
A guidare oggi il club sipontino è Gianni Rotice, patron del Manfredonia ed ex sindaco della città che aveva annunciato la messa in vendita della società ma senza esito per mancanza di acquirenti. Mentre la squadra lavora per allestire l’organico della nuova stagione, sullo sfondo resta aperto il caso Scuotto, destinato a segnare il dibattito sulle garanzie contrattuali nel calcio dilettantistico.
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