Mef: entrate in aumento di 33,8 miliardi nel primo semestre 2025 (+8,4%)

Le entrate tributarie e contributive a gennaio-giugno 2025 sono aumentate di 33,8 miliardi di euro (+8,4%) rispetto all’analogo periodo del 2024: in aumento di 21,3 miliardi le entrate tributarie (+7,8%), e di 12,5 miliardi, in termini di cassa, quelle contributive che segnano +9,7%. Lo si legge in una nota del Mef.
Il confronto delle imposte versate in autoliquidazione Irpef, Ires e Irap non è omogeneo - spiega la nota - per degli effetti dovuti al calendario (la scadenza di versamento del 30 giugno 2024 cadeva di domenica, i versamenti erano quindi slittati al primo luglio) e per il posticipo al 21 luglio 2025, dal 30 giugno, della scadenza di versamento del saldo e acconto Irpef e Ires per i contribuenti Isa e forfettari.
In crescita gli incassi da attività di accertamento e controllo (+596 milioni di euro, +8,3%) e le entrate degli enti territoriali (+3,959 miliardi, pari a +14,8%). Le entrate da imposte dirette risultano pari a 156,8 miliardi (+14,8 miliardi, pari a +10,4%); quelle relative alle imposte indirette ammontano a 119,9 miliardi (+4,06 miliardi o +3,5%). Tra le imposte dirette, il gettito Irpef si è attestato a 113,4 miliardi di euro (+502 milioni di euro, +0,4%). In diminuzione di 790 milioni, -0,7%, le ritenute di lavoro dipendente: la riduzione del gettito è riconducibile al diverso disegno delle misure sul cuneo fiscale introdotte dalla Legge di bilancio per il 2025. In aumento i versamenti in autoliquidazione (+895 milioni di euro, +34.4%).
Anche per l’Ires il confronto è disomogeneo: il gettito è pari a 17,01 miliardi di euro (+9,08 miliardi). Aumenti anche per l’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (1,3 miliardi) e l’imposta sostitutiva sul valore attivo dei fondi pensione (+1,24 miliardi) con «l’andamento favorevole del risparmio gestito nel 2024 che ha registrato sia una crescita significativa del numero delle posizioni gestite in essere rispetto al 2023, sia una elevata redditività degli investimenti», spiega il Mef.
Tra le imposte indirette, le entrate Iva segnano un +2,6% a a 82,2 miliardi. In aumento il gettito dell’accisa sui prodotti energetici con un +229 milioni di euro, +2%. In forte rialzo, +14,8% pari a +3,96 miliardi, le entrate tributarie degli enti territoriali a 30,7 miliardi: fra queste l’addizionale regionale all’Irpef (+438 milioni di euro, +7,2%), l’addizionale comunale all’Irpef (+169 milioni di euro, +7,4%) e le entrate Irap (+3,360 miliardi, +36,8%). Infine le entrate contributive dell’Inps ammontano a 129,7 miliardi, in aumento di 12,1 miliardi rispetto al 2024 (+10,3%), per effetto della crescita degli incassi sia del settore privato (+11,9%) sia delle gestioni dei lavoratori dipendenti pubblici (+6,2%). «La dinamica osservata è influenzata dall’andamento positivo del mercato del lavoro nonché dal venir meno, a partire dal 1° gennaio 2025, dell’esonero contributivo in favore dei lavoratori dipendenti riconosciuto per l’anno 2024».
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