Nessuna come Unipd: 11,5 milioni di euro per quattro ricercatori grazie agli Advanced Grants

Sono stati annunciati dall'Erc - Consiglio Europeo della Ricerca i vincitori e le vincitrici della call Advanced Grants 2024. Ammontano a circa 11,5 milioni di euro i finanziamenti ottenuti da quattro Principal Investigator attualmente afferenti all’Università di Padova. Dal 2007, attraverso l’Erc, l’Unione Europea finanzia e promuove la ricerca di frontiera attraverso bandi tra i più competitivi a livello internazionale.
L’Università di Padova si colloca al primo posto in Italia per numero di progetti Advanced Grant vinti in questa call, confermando così la propria eccellente posizione nel panorama nazionale della ricerca. Due dei Principal Investigator dell’Ateneo patavino che hanno ottenuto il finanziamento si collocano nell’ambito Scienze fisiche e Ingegneria, Lucia Gemma Delogu e Fabrizio Nestola, gli altri due nell’ambito Scienze della Vita, Marco Sandri e Ildikò Szabò. I progetti finanziati presso istituzioni italiane sono in tutto 25, mentre sono 37 quelli vinti da cittadini italiani se si include anche chi opera all’estero. L’Italia, dunque, si colloca in un ottimo terzo posto per numero di grant ottenuti, mentre i PI di nazionalità italiana sono secondi per numero, dopo quelli tedeschi e prima di quelli del Regno Unito.
Afferma Daniela Mapelli, rettrice dell'Università di Padova: «Questo risultato è motivo di grande soddisfazione per l’intera comunità dell’Università di Padova, che si conferma punto di riferimento nazionale e internazionale per la ricerca scientifica di frontiera. Voglio complimentarmi con Lucia Gemma Delogu, Fabrizio Nestola, Marco Sandri e Ildikò Szabò, che con competenza e visione hanno ottenuto uno dei riconoscimenti più prestigiosi e competitivi nell'ambito della ricerca europea. Il successo delle nostre ricercatrici e dei nostri ricercatori è il frutto di un impegno che nasce da lontano, alimentato dalla libertà di porsi sempre domande nuove, dall’ambizione di superare i confini tradizionali del sapere, oltre che da una forte vocazione all’interdisciplinarità in ateneo. Ogni progetto vincente rappresenta non solo un traguardo personale di eccellenza, ma un contributo tangibile al ruolo che l’Università di Padova intende esercitare nella società: generare conoscenza capace di trasformare il mondo. Dall’ingegneria dei materiali alla mineralogia, dalla fisiologia muscolare alla biologia cellulare, i temi al centro di questi progetti dimostrano quanto sia strategico continuare a investire nella ricerca libera e rigorosa. L’Europa ha deciso di farlo: l’Università di Padova dimostra di essere pienamente all’altezza della sfida. La ricerca di eccellenza non è un privilegio di pochi, ma un bene collettivo, un motore di sviluppo sostenibile, culturale e umano. Oggi, più che mai, è nostro dovere difenderla, sostenerla e valorizzarla».
Aggiunge Fabio Zwirner, prorettore con delega alla Ricerca: «Questo risultato consolida e rinforza l’andamento molto positivo dell’Università di Padova nel Pilastro dell’Eccellenza di Horizon Europe, nel quale si inseriscono le call Erc. Proprio nel contesto competitivo di questi bandi è stato raggiunto l’importante risultato di 37 progetti finanziati, che confermano la vocazione del nostro Ateneo per la ricerca di frontiera».
Padovaoggi