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Non possiamo aspettare la fine dell’estate | NUOVA TASSA SULLE PENSIONI: ufficiale già da giugno

Non possiamo aspettare la fine dell’estate | NUOVA TASSA SULLE PENSIONI: ufficiale già da giugno
Lacrime – fonte pexels – sicilianews24.it

Questa nuova tassa potrebbe mettere in ginocchio tante persone.

Le pensioni sono considerate redditi a tutti gli effetti e sono quindi soggette a tassazione. L’ente previdenziale (come l’INPS) agisce come sostituto d’imposta, trattenendo mensilmente l’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) direttamente dall’importo della pensione, secondo le aliquote progressive stabilite dalla legge. Ciò significa che, come per i lavoratori dipendenti, anche i pensionati pagano le tasse in base al reddito annuo complessivo percepito.

Le aliquote IRPEF variano in base agli scaglioni di reddito: fino a 28.000 euro lordi annui si applica un’aliquota del 23%, tra 28.001 e 50.000 euro si sale al 35%, e oltre i 50.000 euro si applica il 43%. Tuttavia, esistono delle detrazioni specifiche per i redditi da pensione, che riducono l’imposta effettiva dovuta, soprattutto per chi percepisce importi modesti.

I pensionati possono anche essere soggetti ad addizionali regionali e comunali IRPEF, che variano in base alla residenza. Queste addizionali vengono trattenute in rate mensili, di solito da marzo a novembre, e servono a finanziare servizi pubblici locali.

Per chi risiede all’estero, la tassazione può seguire regole diverse, a seconda delle convenzioni internazionali tra l’Italia e il Paese di residenza. In alcuni casi, le pensioni vengono tassate solo all’estero, in altri solo in Italia, e in altri ancora in entrambi i Paesi, con meccanismi di compensazione per evitare la doppia imposizione.

Una sorta di tassa per i pensionati

I soggetti che erogano redditi da pensione – in particolare quelli di cui all’art. 49, comma 2, lettera a) del D.P.R. n. 917/1986 – sono tenuti al versamento del canone RAI quando l’importo annuo della pensione non supera i 18.000 euro. Questa disposizione riguarda una platea specifica di pensionati, per i quali il canone viene trattenuto direttamente dalla pensione. Si tratta di una modalità semplificata per garantire il pagamento del canone televisivo anche da parte di chi riceve un reddito modesto.

Il versamento avviene tramite modello F24, utilizzando esclusivamente modalità telematiche. I soggetti obbligati possono accedere ai servizi online dell’Agenzia delle Entrate, come “F24 Web” o “F24 Online”, oppure utilizzare i canali telematici Fisconline ed Entratel. In alternativa, è possibile avvalersi dei servizi di internet banking delle banche, di Poste Italiane o di altri agenti della riscossione convenzionati, a patto che non si tratti di un modello F24 a saldo zero. Anche gli intermediari abilitati possono eseguire il versamento per conto dei soggetti obbligati.

Euro
Euro – fonte pexels – sicilianews24.it
Codici tributo e soggetti interessati

Il codice tributo da utilizzare per il versamento è il 3935, riferito al canone RAI per le somme trattenute da soggetti che erogano pensioni, come previsto dall’art. 38, comma 8, del D.L. 78/2010. Questo codice rientra nella tipologia “altro” per quanto riguarda i tributi.

Tra i soggetti contribuenti obbligati figurano società di capitali (come SpA, Srl, cooperative e Sapa), enti commerciali e non commerciali, nonché amministrazioni pubbliche e organi dello Stato.

Sicilia News 24

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