Patente, revocata agli anziani: da 68 anni e un giorno non potete più guidare poi | Vi trattano già come anziani

Superata una certa soglia d’età in determinati casi è impossibile rinnovare l’autorizzazione alla guida. Che cosa succede.
Prendere la patente di guida è un vero rito di passaggio, un traguardo che segna l’inizio della propria indipendenza. Per ottenerla, l’iter burocratico e formativo richiede un certo impegno economico e di tempo. Il percorso può essere affrontato in autonomia, da privatista, o iscrivendosi a un’autoscuola.
Il primo step è superare l’esame di teoria. Ci si prepara studiando il Codice della Strada, solitamente con l’aiuto di quiz online o frequentando lezioni in aula. Una volta superato, si ottiene il “foglio rosa”, un permesso che autorizza a guidare solo se affiancati da un istruttore o un accompagnatore con requisiti specifici.
Successivamente si passa all’esame pratico. La legge richiede un minimo di 6 ore di guida obbligatoria con un istruttore. Nella maggior parte dei casi, però, per acquisire la sicurezza necessaria ne occorrono molte di più, e il costo di ogni singola lezione può variare molto a seconda dell’autoscuola.
I costi totali per la patente possono oscillare significativamente. Per chi opta per il percorso da privatista, le spese si aggirano tra i 600 e gli 800 euro, coprendo le sole tasse e gli esami. Affidandosi invece a un’autoscuola il costo finale può salire fino a 1000-1500 euro.
Rinnovare la patenteIl rinnovo della patente di guida di tipo A o B è una procedura obbligatoria per garantire che ogni conducente mantenga i requisiti psicofisici necessari. Il processo è semplice: si deve effettuare una visita medica presso un medico certificatore abilitato, che verificherà l’idoneità alla guida. Una volta ottenuta l’approvazione e pagate le tasse ministeriali, il nuovo documento viene spedito direttamente all’indirizzo del richiedente.
Le scadenze del rinnovo variano in base all’età del conducente e al tipo di patente. Per le patenti A e B, la validità è di 10 anni fino ai 50 anni; si riduce a 5 anni tra i 50 e i 70 anni; a 3 anni tra i 70 e gli 80 anni; e infine a 2 anni dopo gli 80 anni.

Le patenti professionali, come quelle delle categorie C1, C1E, C e CE, hanno una validità di cinque anni fino al compimento dei 65 anni d’età. Dopo questa soglia, la procedura di rinnovo cambia. Chi ha una patente C1, C1E o C deve rinnovarla ogni due anni presso la Commissione Medica Locale per verificare il mantenimento dei requisiti di idoneità.
Per i titolari della patente CE, la situazione è leggermente diversa: possono continuare a guidare veicoli pesanti (con massa superiore a 20 tonnellate) fino ai 68 anni, ma devono rinnovare la patente ogni anno attraverso la CML. Superati i 68 anni, la patente CE viene automaticamente declassata a patente C, limitando così il tipo di veicoli che possono essere guidati.
Sicilia News 24