Porta a porta alla Sacra Famiglia, Legambiente: «Basta strumentalizzazioni politiche»

«L’estensione del porta a porta nel quartiere Sacra Famiglia sembra essere accompagnata dal consueto corollario di polemiche, spesso pretestuose, verificatisi anche in altre zone della città dove il sistema esiste già da anni e, al contrario di quello che si vorrebbe far credere, funziona»: così Legambiente Padova prova a “mettere a tacere” il coro dei contrari per la raccolta dei rifiuti.
Affermano da Legambiente Padova: «Il sistema di raccolta porta a porta, già adottato da quasi l’80% della popolazione veneta, ha consentito alla nostra Regione di raggiungere il primo posto in Italia per qualità della raccolta differenziata, facendo leva proprio su una modalità di raccolta che premia la responsabilità ed il coinvolgimento dei cittadini. Secondo il rapporto Comune Ricicloni Veneto, nei comuni con il porta a porta spinto e con centri di raccolta ben strutturati, la frazione di impurità nella raccolta si attesta tra l’1 e il 2%, percentuali che tendono ad aumentare rapidamente quando le modalità della raccolta sono miste o solo stradali».
Aggiungono da Legambiente: «Padova risente di un’alta produzione di Rifiuto Urbano Residuo per abitante, 207 kg, e di rifiuto a smaltimento: 233 kg/ab_eq, numeri che certamente sono influenzati anche dalla presenza di un grande ospedale, una popolazione studentesca tra le più numerose d’Italia, e una grande zona industriale, ma che non giustificano il recente stallo nel miglioramento delle performance di raccolta differenziata che va sbloccato. E l’estensione del sistema porta a porta, ferma all’introduzione all’Arcella Est (2021), è uno strumento fondamentale perché ciò accada, considerato anche l’obiettivo dell’80% entro il 2030, fissato dal Piano Rifiuti Regionale e ripreso dal Climate City Contract presentato alla Commissione Europea. Dal 2011, anno dell’arrivo della porta a porta nei primi quartieri, dopo l’introduzione in centro storico, la percentuale di raccolta differenziata è passata da poco più del 40 al 64,5% del 2023 (ultimo dato rilevato da Arpav). La raccolta puntuale e responsabilizzate attraverso il servizio porta a porta evidentemente funziona, come dimostra l'aumento di oltre il 20%, nonostante la continua narrazione negativa da parte di alcuni contestatori».
Sottolinea Francesco Tosato, presidente di Legambiente Padova: «Anziché dare un contributo positivo al processo di implementazione del sistema a nuovi quartieri in città, qualcuno preferisce mettersi di traverso e soffiare sul vento della protesta, animata da preoccupazioni spesso assolutamente infondate - dichiara Francesco Tosato - e stupisce in particolare il fatto che a soffiare più forte siano le stesse forze politiche che in Regione e a livello nazionale lodano i sistemi responsabilizzanti come il porta a porta e la tariffa puntuale. Non si capisce perché a Padova questo non possa essere fatto, anche adottando dei correttivi puntuali per efficientare il sistema sulla base delle caratteristiche del territorio, come peraltro sta accadendo alla Sacra Famiglia. L’ampliamento del porta a porta a tutta la città va supportato e non ostacolato, indipendentemente dall'appartenenza politica, anche con un’attenzione alla sensibilizzazione e formazione della cittadinanza che con questo sistema diventa uno degli attori protagonisti del ciclo dei rifiuti, e pertanto va debitamente accompagnata, per contribuire a rendere Padova più salubre e vivibile».
Padovaoggi