Da Draghi a Meloni. Venerdì al via Meeting Cl di Rimini

Focus sulle guerre. Da Gaza all'Ucraina. Il fronte caldo dei migranti e dell'integrazione. Quello del lavoro. Il dibattito sulla salute. E poi l'Europa chiamata a reinventarsi per non rimanere schiacciata tra l'America trumpiana, la Russia e la Cina.
Sotto il titolo “Nei nuovi deserti costruiremo con mattoni nuovi” è ricco,il piatto che il Meeting di Comunione e Liberazione - in calendario dal 22 al 27 agosto - mette sul tavolo della politica italiana e internazionale nel tradizionale appuntamento riminese.
C’è mezzo governo, chiude MeloniE' ricco, il piatto che il Meeting di Comunione e Liberazione - in calendario dal 22 al 27 agosto - mette sul tavolo della politica italiana e internazionale nel tradizionale appuntamento riminese.
Palcoscenico, giunto alla 46/a edizione, su cui si alternerà più di mezzo governo - dai vicepremier Tajani e Salvini, ai ministri Abodi, Foti, Giorgetti, Giuli, Locatelli, Lollobrigida, Piantedosi, Pichetto Fratin, Schillaci, Urso e Valditara - con la premier, Giorgia Meloni, ospite nell'ultima giornata della kermesse.
Attesa a un intervento introdotto da Bernhard Scholz, presidente della Fondazione Meeting
Apre Mario DraghiSotto le volte della Fiera di Rimini, a prendere la parola, il primo giorno, sarà l'ex premier ed ex presidente della Bce, Mario Draghi, spinto a riflettere su 'Quale orizzonte per l'Europa?'. Dilemma che interesserà anche un altro ex premier, Enrico Letta, presidente dell'Istituto Jacques Delors e autore, come Draghi, di un report sull'Ue. A completare il quadro continentale, Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo e Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo della Commissione.
In un evento come di consueto straripante nei numeri - oltre 550 relatori per 150 convegni, 13 mostre, 17 spettacoli diluiti su 120.000 metri quadri, 3.000 volontari - i riflettori saranno puntati anche su quello che accade giù dal palco. Sulle chiacchierate e sulle passerelle di politici e figure istituzionali; di uomini dell'economia e della finanza; della cultura; di presidenti di Regione (da Massimiliano Fedriga a Michele Emiliano, da Michele de Pascale a Francesco Acquaroli), e di uomini di fede (dal presidente della Cei, cardinal Matteo Zuppi a Bartolomeo di Costantinopoli, patriarca ecumenico di Costantinopoli, a Pavlo Honcharuk, vescovo cattolico di Kharkiv-Zaporizhia).
La Repubblica