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Fico, Raggi, Bonafede: verso l’addio al limite del doppio mandato, gli ex big 5S tornano in pista

Fico, Raggi, Bonafede: verso l’addio al limite del doppio mandato, gli ex big 5S tornano in pista

Per il M5S è una piccola anzi grande rivoluzione, la conclusione del percorso di lento sgretolamento del totem durato anni e che è costato la separazione, non consensuale, con Beppe Grillo: potenzialmente torneranno in Parlamento tutti quelli della vecchia guardia, o almeno coloro che non se n'erano andati sbattendo la porta: Alfonso Bonafede, Vito Crimi, Paola Taverna, Stefano Buffagni, ad esempio. Sempre se lo vorranno loro e soprattutto gli elettori.

Le nuove regole sul superamento del limite del doppio mandato presentate ieri da Giuseppe Conte al Consiglio nazionale del partito recepiscono quanto aveva deciso la base degli 89 mila iscritti all'assemblea costituente dello scorso novembre e adesso, ultimo atto, verranno votate sul sito del Movimento. La convocazione del voto avverrà con almeno otto giorni di preavviso. Non è un "liberi tutti", ma ci sono rivisitazioni che consentono un parziale superamento dell'antico dogma secondo cui la politica non doveva trasformarsi in una professione. Dallo "stop and go", cioè se sei stato fermo una legislatura puoi fare un nuovo mandato, alle deroghe - si ragiona sul 5 per cento dei candidati "derogati" - concesse dal presidente e votate dagli iscritti, fino alla diversificazione del livello istituzionale: dopo due mandati in Parlamento, ad esempio, puoi tentare di passare in Regione o in un comune. Così ad esempio Roberto Fico potrà candidarsi presidente del centrosinistra in Campania; ma anche Virginia Raggi, oggi consigliera capitolina, per lei la corsa nelle istituzioni non finirà con questo che, con le vecchie regole, sarebbe stato l'ultimo mandato.

Il regolamento, come detto, apre molte strade per chi nel 2022 aveva interrotto l'avventura parlamentare. Taverna è rimasta vicepresidente vicaria del M5S, Crimi è stato ingaggiato nello staff del partito. Altri sono tornati alle professioni: come l'ex ministro della Giustizia, che oggi è componente del Consiglio di presidenza della Giustizia Tributaria. Fico ha continuato a fare attivismo sul territorio, Buffagni è rimasto un volto politico televisivo. Ma l'elenco sarebbe lungo: Riccardo Fraccaro, Gianluca Perilli, Carlo Sibilia, Luigi Gallo, Laura Bottici, Paola Carinelli, Roberta Lombardi, solo per citarne alcuni. Non è detto che tutti abbiano voglia o intenzione di riprovare l'esperienza alla Camera o al Senato.

Dopodiché c'è chi ci rimetterà da tutto questo: tutti gli attuali parlamentari al primo mandato, che magari stanno facendo fatica e ritagliarsi una propria visibilità. Rischieranno di venire fagocitati dal rientro della vecchia guardia. Mentre per quelli al secondo mandato, di cui due sono vicepresidenti del M5S (Michele Gubitosa e Mario Turco), ognuno avrà di che ragionare sul da farsi, visto che non ci saranno deroghe per tutti. Potranno comunque trovare uno sbocco in altre assemblee elettive.

La Repubblica

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