Ingressi in carcere: aumentano quelli per droghe

Il report
Aumentano ancora gli ingressi in carcere per droghe. Oggi alla Camera la presentazione del report

Salgono del +4,9% nel 2024 gli ingressi in carcere per droghe: un quarto (25,8%) sono causati dall’art. 73 del Testo unico, detenzione a fini di spaccio. Dei 61.861 detenuti in carcere al 31.12.2024, 13.354 lo erano a causa del solo art. 73. Altri 6.732 insieme con l’art. 74 (associazione finalizzata al traffico di droga), solo 997 esclusivamente per l’art. 74. Sommati rappresentano il 34,1% del totale: sostanzialmente il doppio delle media europea (18%) e molto di più di quella mondiale (22%). Non ci sono mai stati in carcere così tanti detenuti definiti “tossicodipendenti”: vengono dichiarati tali il 38,8% di coloro che vi entrano, mentre a fine 2024 erano presenti 19.755 detenuti “certificati”, il 31,9% del totale.
Il peso sulla giustiziaSono quasi 210.000 i processi in corso per droghe al 31.12.2024. Anche se in calo per il quarto anno consecutivo, le persone con procedimenti penali pendenti per spaccio erano 162.828 (-4,4%), mentre aumentano quelle con procedimenti ex art. 74, 46.972 (+3,3%). La guerra alla droga è centrata sui pesci piccoli, la netta sproporzione tra persone con procedimenti pendenti ex art. 73 (80,1%) ed ex art. 74 (19,9%), lo testimonia. Gli stessi imputati e condannati ex articolo 74 del resto sono spesso ben lontani dal rappresentare il vertice della piramide criminale che gestisce il traffico nazionale e internazionale di stupefacenti.
Aumenta la sfera penaleChe siano alternative al carcere o messa alla prova, la perenne crescita di queste misure amplia l’area del controllo piuttosto che limitare quello coattivo-penitenziario. Al 31.12.2024 erano infatti in carico per misure alternative e sanzioni di comunità 93.475 soggetti, quasi 10.000 in più rispetto al 2023 (+11,6%). Sommando il carcere si supera quota 150.000 persone sotto provvedimenti penali.
Le segnalazioni sui consumi. Dal 1990 1,5 milioni di persone segnalate per uso di droghe.Nel 2024 sono al momento registrate 36.960 segnalazioni per mero consumo di stupefacenti (art. 75). Di queste circa il 38% finisce con una sanzione amministrativa (12.353), le più comuni la sospensione della patente (o il divieto di conseguirla) e del passaporto, anche in assenza di un qualsiasi comportamento pericoloso messo in atto dalla persona sanzionata. La repressione continua ad abbattersi sui minori: 3.722 adolescenti entrano così in un percorso sanzionatorio stigmatizzante, alla fine dei conti de socializzante e controproducente. La quasi totalità di questi (97,7%) è segnalato per cannabis. Risulta irrilevante la vocazione “terapeutica” della segnalazione al Prefetto: solo 410 persone sono state sollecitate a presentare un programma di trattamento socio-sanitario; nel 2007 erano 3.008. Anche gli inviti a presentarsi al SERD continuano a diminuire (3.792). La repressione colpisce principalmente persone che usano cannabis (77,4%), seguono a distanza cocaina (15,8%) ed eroina (2,8%) e, in maniera irrilevante, le altre sostanze. Dal 1990 1.463.442 persone sono state segnalate per possesso di droghe per uso personale, 1.074.754 di queste per derivati della cannabis.
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