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Magi-fantasma alla Camera per i referendum, due giorni di interdizione. “Procedura sproporzionata”

Magi-fantasma alla Camera per i referendum, due giorni di interdizione. “Procedura sproporzionata”

Il fantasma del referendum è stato punito con due giorni di sospensione dai lavori d’aula. Riccardo Magi, segretario di Più Europa, che il 14 maggio scorso si presentò nel corso di una seduta a Montecitorio vestito da fantasma accusando il governo di poca attenzione sui temi referendari, oggi è stato giudicato dall’ufficio di presidenza di Montecitorio. I componenti della maggioranza volevano infliggergli una sanzione di sette giorni, dopo l’audizione sono passati a quattro e infine dopo la discussione sono passati a due. Azione è stato l’unico partito di opposizione a votare invece con la maggioranza.

"Una procedura tardiva e sproporzionata", ha detto Magi concludendo la sua arringa difensiva davanti all'ufficio di presidenza. "In tutta sincerità a parecchie settimane dall'accaduto - ha aggiunto - non mi aspettavo più di essere sottoposto a procedimento disciplinare". Magi ha poi spiegato che il suo gesto evocava la campagna referendaria del 1997 quando Marco Pannella "andò varie volte in televisione vestito da fantasma, per sottolineare come l'informazione referendaria era scarsa e volutamente trascurata dall'emittente pubblica". Quindi "la mia azione - ha detto ancora Magi - intendeva segnalare anche la grave anomalia che persiste, di un organo di controllo come la commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai che continua a essere paralizzato nella propria fondamentale attività. Fantasma anch'essa...". "Posso solo aggiungere - ha rilevato - che non ho cagionato un tumulto, inteso come grave turbamento della seduta, non ho offeso alcuno, verbalmente o fisicamente, né colleghi né membri del governo né dipendenti della Camera".

"Mi permetto solo di ricordare, andando a ritroso, che l'anno scorso - ha detto ancora il deputato di +Europa - allorquando fu aggredito il deputato Donno furono irrogate sanzioni a vari colleghi, tra cui il deputato Iezzi, ma per fatti decisamente più gravi, tra cui contusioni agli assistenti parlamentari; nel 2013, i colleghi del Movimento 5 stelle furono sanzionati per aver occupato i tetti di Montecitorio per una notte; per non parlare dei deputati della Lega che nel giugno 2007 occuparono l'Assemblea, salendo in piedi sui banchi del governo e mostrando scritte. Peraltro, nel famoso caso del compianto deputato Gianluca Buonanno, anche lui della Lega, che espose un ortaggio sul suo banco per deridere altri colleghi, non mi risulta che fu irrogata alcuna sanzione, nemmeno l'espulsione, giacché si allontanò spontaneamente". Per questo Magi ha concluso osservando che "in tutta onestà questa procedura è tardiva e di per sé sproporzionata".

La Repubblica

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