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Nuoro, vince il campo largo al primo turno: Fenu nuovo sindaco

Nuoro, vince il campo largo al primo turno: Fenu nuovo sindaco

Emiliano Fenu, candidato del campo largo, è il nuovo sindaco di Nuoro. Secondo i dati confluiti nelle sedi dei partiti del centrosinistra, è accreditato attorno al 60%, una percentuale che gli vale la vittoria al primo turno.

Il deputato M5S, quando lo scrutinio è ancora in corso, ha ricevuto una telefonata di congratulazioni dal suo diretto avversario, Giuseppe Luigi Cucca, a capo di liste civiche di centrodestra, attuale leader di Idv in Sardegna, già senatore ed ex segretario regionale del Pd. "Ho fatto gli auguri a Emiliano Fenu. Gli ho anche detto che mi metto a disposizione per il bene di Nuoro e la nostra e la mia sarà un'opposizione costruttiva", ha detto Cucca all'Ansa. Gli outsider Lisetta Bidoni di Progetto per Nuoro, e Domenico Mele di Democrazia sovrana popolare, hanno ottenuto poche preferenze.

Il risultato ormai acquisito attende ancora l'ufficialità da parte del Viminale: nel sito ufficiale Eligendo e in quello del Comune di Nuoro, infatti, la rilevazione va a rilento. I primi a commentare la vittoria di Fenu sono stati gli esponenti del Pd : "Una vittoria chiara, che chiude una fase politica e ne apre un'altra. Una scelta netta da parte delle nuoresi e dei nuoresi, che hanno premiato un progetto serio, costruito con metodo e visione. Il Partito democratico ha creduto fin dall'inizio nella necessità di unire, di lavorare per un campo largo e riformista capace di dare risposte concrete a una città che da troppo tempo aspettava un'amministrazione all'altezza delle sue necessità - si legge in un post sui social dem - Questa vittoria è anche il frutto di un lavoro collettivo, di una campagna fatta senza scorciatoie, con incontri, ascolto e una proposta credibile. Non ci resta che governare: Lo faremo con lo stesso approccio con cui abbiamo costruito questa candidatura: con serietà, senza proclami, e con il massimo senso del dovere.Grazie a chi ci ha dato fiducia. Ora si lavora".

Nella sede dei cinquestelle la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde, originaria proprio di Nuoro, dove ieri ha votato. Per la governatrice il voto nella sua città rappresentava un banco di prova importante in un momento delicato in cui il centrodestra la sta attaccando per il caso decadenza chiedendo a più voci le sue dimissioni.

Soddisfatto il parlamentare sardo per il dato dell'affluenza, che nel capoluogo barbaricino ha raggiunto il 62%: "Non è un dato banale, ma sicuramente molto positivo visto il trend degli ultimi anni di scarsa affluenza, anche alle elezioni amministrative. In qualche modo c'era questo timore anche a Nuoro, e il dato che arriva invece è un segnale di forte partecipazione: questo sicuramente è un elemento che ci fa ben sperare".

Quorum referendum fallito

In Sardegna il quorum per i cinque referendum è fallito: l'affluenza si è fermata intorno al 27,4%. In alcuni Comuni, tuttavia, i quesiti hanno centrato e superato il 50% più uno degli aventi diritto: a Nuoro si è arrivati a oltre il 59%, a Luras, in Gallura, al 60%, mentre un dato simile a quello del capoluogo barbaricino viene rilevato a Soleminis, nel sud Sardegna, con il 59%. Poco sopra il 50% anche a Monastir (Città metropolitana di Cagliari) con il 54%, e in provincia di Nuoro, a Lodine con 51,5% e a Oniferi, con il 53,4%.

A trainare l'affluenza per i referendum sono state le elezioni comunali. Con due eccezioni: a Cardedu, in Ogliastra, dove si votava anche per il sindaco, la percentuale di votanti per i 5 quesiti si è fermata al 47,7%. A Goni invece, nel sud Sardegna, le urne sono state disertate (solo 1,5% ha votato) e arriverà il commissario. Quanto al referendum, il dato si è fermato all'8,7%.

La Repubblica

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